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Freedom Flotilla, una nave di aiuti umanitari è stata attaccata da droni mentre cercava di raggiungere Gaza: “Rischia l’affondamento”

da | Mag 3, 2025 | Tecnologia


Secondo quanto riferito dalla ong, l’attacco potrebbe essere stato condotto da Israele o da suoi alleati, ma al momento non sono giunte conferme ufficiali né dalle autorità israeliane né da fonti internazionali. La Freedom Flotilla aveva organizzato la missione mantenendola volutamente lontana dall’attenzione mediatica, con l’obiettivo di aggirare il blocco umanitario imposto dallo Stato ebraico.

Simone Zambrin (Freedom Flotilla): “La nave rischia l’affondamento”

Wired è riuscito a contattare uno degli attivisti di Freedom Flotilla: Simone Zambrin, 25 anni, di Verona, ma residente in Svezia.

“Mi trovo a Malta con altri 50 attivisti che dovevano imbarcarsi oggi in aggiunta ai 30 che erano a bordo durante l’attacco”, racconta Zambrin. “Ieri sera la nostra nave era ancorata 13 miglia nord est Malta in acque internazionali, quando abbiamo avuto notizia che la bandiera della nave era stata ‘rimossa’ ”. Si tratta di una registrazione tecnica dell’imbarcazione, necessaria ai sensi del diritto internazionale marittimo. La Conscience batteva bandiera di Palau. “La registrazione tecnica è stata rimossa da 4 paesi. Il capitano era stato avvisato con una comunicazione radio. Da quel momento in avanti ci sono stati problemi burocratici che impedivano proseguire missione”, riprende l’attivista.

Simone Zambrin

Il racconto prosegue così. “Alle 00:23 del 2 maggio due droni hanno attaccato la prua della nave mirando al generatore elettrico. Ne è scaturito un incendio che è stato domato, causando danni e rischiando l’affondamento dell’imbarcazione”.

Non è possibile sapere con certezza in che condizioni sia la nave al momento. “Non abbiamo comunicazione diretta con la Conscience perché sistemi di bordo non sono operativi. Sappiamo che è stato inviata una richiesta di SOS durante la notte, cui non hanno risposto gli Stati più vicini: non ha risposto l’Italia, né Malta né la Grecia. Solo Cipro ha inviato una nave, che però non ha voluto dare supporto energetico,  non saprei dire perché”. La versione è contestata dal governo di La Valletta, che in una nota ufficiale afferma di aver inviato mezzi, sostenendo che i passeggeri della Conscience si sarebbero rifiutati di sbarcare. A testimonianza, l’esecutivo ha diffuso una foto. Il governo ha quindi proposto una cronologia degli eventi, secondo cui all’1:28 l’incendio è stato messo sotto controllo. Alle 3:45 tutta la nave sarebbe stata messa in sicurezza.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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