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lunedì, Dic 30

Galaxy Active 2, buona la seconda per lo smartwatch Samsung


A distanza di pochi mesi, Samsung torna con una versione riveduta e corretta del suo smartwatch per gli sportivi e una partnership con Under Armour

Il nuovo smartwatch Samsung dedicato a chi ha un’anima sportiva, Galaxy Active 2 (a partire da 299 euro), non rappresenta una rivoluzione, ma un insieme di tante piccole migliorie nella direzione giusta che fanno fare un salto di qualità al dispositivo nonostante il piccolo aumento di prezzo. Il precedente (lo avevamo recensito qui) non ci aveva convinto più di tanto, questa volta però  la casa coreana riesce nel giro di pochi mesi ad aggiustare il tiro e realizzare un prodotto competitivo.

Il peso è di circa 30 grammi, il design è minimalista come nel precedente, aspetto che non ci dispiace, lo schermo però ora è di 1,4 pollici (360 x 360 pixel) con dimensioni di 44 x 44 x 10,9 millimetri, ovvero più grande del passato e con una dimensione ideale per un utilizzo durante l’attività sportiva, sia per una migliore visibilità, sia per praticità nell’interazione. Presenti anche due comodi tasti hardware e migliorata la sensibilità del display Super Amoled curvo che unita all’interfaccia One UI aggiornata consente una navigazione più semplice tra le icone. Quattro i GB disponibili in memoria, da utilizzare per esempio per la musica.

La batteria dura quasi due giorni, un aspetto degno di nota, simpatica anche se con risvolti pratici limitati la possibilità con My Style di personalizzare il quadrante in base ad una foto del proprio outfit. L’app sceglie i tre colori principali del look e realizza uno sfondo a tema.

Quasi 40 gli sport supportati, dai più consueti come corsa, camminata, ciclismo, nuoto al altri come l’allenamento funzionale, il vogatore o la macchina ellittica. Sul versante della precisione della misurazione (distanza e ritmo) anche il modello precedente non riscontrava grosse lacune, migliorata in questo caso la rilevazione del nuoto e del battito cardiaco grazie al nuovo sensore di frequenza che utilizza otto foto-diodi.

Active 2 tramite l’app Samsung Health è pensato per essere anche una guida e un alleato non solo per l’esercizio fisico, ma anche per l’alimentazione, il benessere mentale (come gestione dello stress e della tensione) e del sonno. Tante le novità interessanti sul versante running, il display ora è always-on, rimane accesso con i dati visibili senza dover muovere il polso, un problema fastidioso quando si è concentrati sul training o peggio ancora in gara. È possibile anche monitorare il ritmo di corsa in tempo reale e sfruttare sette programmi con diversi obiettivi.

Noi abbiamo provato anche la versione realizzata in partnership con Under Armour, destinata a chi vuole ottenere qualcosa in più dai propri allenamenti con informazioni più tempestive sull’allenamento, coaching più evoluto e programmi di training più completi. Fornendoti dati approfonditi e suggerimenti concreti per migliorare, le tue scarpe e il tuo orologio trasformano ogni corsa in una sessione di allenamento con un personal trainer.

L’edizione speciale Under Armour esteticamente è più accattivante, utilizza una cassa in alluminio leggera e un cinturino in fluoroelastomero per una maggiore traspirazione. Il braccialetto è anche personalizzato con il logo e un motivo grafico, a questo s’aggiunge un esclusivo display e l’app MapMyRun pre-installata in versione Premium per sei mesi. In questa versione, Active 2, oltre alla informazioni rilevate dal dispositivo, è in grado anche d’utilizzare e interagire con quelle provenienti dalle calzature running UA HOVR Connected accoppiate. Di questa specifica funzione ne avevamo parlato nella nostra prova qui.

Active 2 è disponibile in due versioni, 44 mm e 40 mm di diametro, ma anche due stili: alluminio leggero con fascia in materiale plastico e acciaio inossidabile con cinturino in pelle. Entrambi gli smartwatch possono essere personalizzati con una vasta gamma di cinturini e quadranti. Il modello trova piena applicazione con gli smartphone Samsung, più in generale con quelli Android, ma può essere utilizzato anche con iPhone, seppur con qualche limitazione. Poche le app di terze parti disponibili.

Wired: praticità, display, autonomia

Tired: manca ECG e versione con sim virtuale

Voto: 8,5

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