Il miliardario Bill Gates ha preso di mira l’uomo più ricco del mondo, Elon Musk, senza mezzi termini. In un’intervista, il fondatore di Microsoft ha criticato Musk per le sue politiche di estrema destra, definendole “folli” e invitando i Paesi stranieri a proteggersi dall’influenza dei super-ricchi sulle elezioni.
Gates ha elogiato l’intelligenza di Musk, ma ha suggerito che dovrebbe concentrarsi su come aiutare gli altri anziché abbracciare un populismo agitato. Musk sembra spingere per la destra, ma allo stesso tempo critica esponenti come Nigel Farage, mentre sostiene l’AfD in Regno Unito e Germania.
Questo attacco di Gates mette in discussione l’unità tra i miliardari della big tech che hanno supportato Donald Trump. Steve Bannon, ex stratega della Casa Bianca, è tra le poche voci che si sono opposte a Musk, definendolo una persona pericolosa interessata solo al denaro. Gates e Bannon sono soli nell’affrontare Musk, che ha guadagnato il favore di Trump con donazioni milionarie.
Anche Sam Altman di OpenAI ha avuto scontri con Musk per il progetto Stargate, un’iniziativa da 500 miliardi di dollari per l’intelligenza artificiale promossa da Trump. Musk dubita che le aziende coinvolte abbiano i fondi necessari, scatenando una reazione da parte di Altman e degli alleati di Trump.
Nonostante le critiche, Musk continua il suo ruolo come responsabile del Dipartimento per l’efficienza governativa e rimane un fedele alleato di Trump. Il presidente ha tentato di placare le tensioni, spiegando che le opinioni di Musk derivano da antipatie personali, lasciando intendere un disaccordo con Altman.
In conclusione, l’attacco di Gates a Musk ha sollevato domande sulla coesione tra i miliardari della big tech e sul ruolo di Musk nell’amministrazione Trump. La tensione tra i due continuerà a essere un punto di discussione nel mondo della tecnologia e della politica.
