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lunedì, Nov 13

Ghiacciai, la Francia stanzia un miliardo per salvare quelli polari



Da Wired.it :

La Francia ha annunciato lo stanziamento di un miliardo di euro per salvare i ghiacciai e le calotte polari dal sempre più rapido scioglimento causato dalla crisi del clima. L’investimento andrà a finanziare una nuova nave per la ricerca scientifica incaricata di monitorare le regioni polari. Inoltre, Parigi ha lanciato un appello per interrompere lo sfruttamento dei fondali marini glaciali a cui hanno aderito Regno Unito, Canada, Brasile e altri 19 paesi.

Ad annunciare il nuovo fondo è stato lo stesso presidente francese Emmanuel Macron, durante un summit con la comunità scientifica e i capi di stato delle regioni polari tenutosi a Parigi. “Non stiamo parlando di una minaccia di domani, ma di un pericolo già presente e in accelerazione. La trasformazione della criosfera minaccia milioni di persone e ne minaccerà miliardi nel prossimo futuro, con svariate conseguenze dirette e indirette su tutta l’umanità”, ha detto in una dichiarazione riportata da Associate Press.

Come Wired ha riportato più volte, lo stato di salute dei ghiacciai e delle regioni polari non è mai stato così precario. Solo in Italia le calotte alpine sono diminuite del 13% negli ultimi 10 anni, più che in qualunque altro tratto alpino, e in tutto il mondo 12 ghiacciai patrimonio Unesco scompariranno nel 2050, con una perdita annuale di 58 miliardi di tonnellate di ghiaccio e un contributo all’innalzamento dei mari di oltre 3 millimetri.

In più, secondo le ultime rilevazioni, il ghiaccio marino dell’Antartide è ai minimi storici, con anche una diminuzione della banchisa di circa il 40% nell’ultimo anno. Non a caso il 2023 è già considerato da gran parte degli scienziati l’anno più caldo di sempre. Ciò che rende ancora più allarmante la situazione è la percezione diffusa tra gli studiosi che il processo di fusione in corso sia pressoché impossibile da rallentare.

Lo scioglimento dei ghiacciai, con il consequenziale innalzamento dei mari che minaccia la vita di milioni di persone nelle zone costiere, come l’arcipelago di Tuvalu, ha anche un impatto significativo nel bilancio energetico del pianeta. Le calotte di ghiaccio svolgono infatti un ruolo cruciale nel riflesso della luce solare nello spazio, contribuendo così a mantenere un equilibrio termico sulla Terra. La loro progressiva scomparsa potrebbe, pertanto, innescare un pericoloso circolo vizioso, portando a un aumento delle temperature che metterebbe a rischio molte forme di vita sulla nostra pianeta.

Le attuali misure di contrasto al cambiamento climatico si stanno dimostrando non solo troppo timide e inadatte, ma decisamente inefficaci, come sostenuto dallo scienziato climatico James Hansesn. Secondo un suo studio pubblicato sulla rivista scientifica Oxford open climate change, gli attuali impegni di riduzione delle emissioni non riusciranno a fermare il riscaldamento globale e il mondo supererà 1,5 gradi di aumento delle temperature già prima del 2030.

Gli esperti presenti al vertice organizzato da Macron hanno sottolineato come le temperature nell’Artico stanno aumentando 4 volte più rapidamente rispetto alla media globale, il che porterà la metà dei 200 mila ghiacciai del mondo a scomparire entro la fine del secolo. La mossa del presidente francese potrebbe però essere un punto di svolta per il vicino summit internazionale sul clima, la Cop 28, il cui effettivo successo è già minato in partenza per essere diretto dal manager della più importante compagnia petrolifera degli Emirati arabi uniti.



[Fonte Wired.it]