Seleziona una pagina
giovedì, Dic 19

giro di vite sui contenuti brandizzati degli influencer


Niente più branded content (contenuti brandizzati) riguardanti sigarette tradizionali o elettroniche, tabacco e armi condivisi dagli influencer sulle bacheche di Facebook o Instagram. In arrivo entro le prossime settimane nuove restrizioni anche per quanto riguarda alcol e prodotti dimagranti. Il gruppo di Mark Zuckerberg annuncia oggi il rafforzamento della policy che stabilisce quali post ritenere non adatti alla pubblicazione sulle proprie piattaforme.

Facebook e Instagram: giro di vite sui branded content

Così la società intende perfezionare le norme che oggi regolano l’attività di quegli utenti che, facendo leva su un numero elevato di follower, si trovano nella posizione di poter monetizzare la loro popolarità pubblicando immagini, video o interventi riguardanti prodotti commerciali, ricevendo in cambio un compenso dalle aziende produttrici. Una dinamica talvolta sfuggita di mano e che nell’ultimo periodo su Instagram è stata interessata da un cambiamento: la scomparsa del contatore per il numero dei like ricevuti da un elemento (potrebbe accadere lo stesso a Facebook).

A tal proposito, per venire incontro alle esigenze degli influencer, FB introdurrà Brand Collabs Manager. Si tratta di uno strumento già in fase di test e utile per condividere alcune statistiche riguardanti il proprio account (il numero di follower, quello delle interazioni e così via) senza ricorrere a metodi meno sicuri e affidabili come l’invio di screenshot o la cessione delle credenziali di accesso.

La misura annunciata oggi arriva in un momento che vede il vaping al centro di un’accesa discussione, con la comunità scientifica ancora non del tutto concorde sugli effetti delle sigarette elettroniche sulla salute. Un fenomeno che interessa anche i più giovani. A tal proposito, Instagram ha iniziato a rendere obbligatorio fornire la data di nascita alla creazione di un nuovo account: in questo modo sarà possibile impedire che determinate fasce d’età possano accedere ad alcune tipologie di contenuti, anche a quelli brandizzati che sponsorizzano prodotti non adatti a loro.



Source link