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lunedì, Mag 03

Giulio Regeni, famiglia denuncia autori del video che lo infanga



Da Wired.it :

La querela è stata annunciata dalla legale della famiglia, Alessandra Ballerini. I genitori ora temono per la loro incolumità

 

The Story of Regeni - alcune locandine
(The Story of Regeni – alcune locandine)

La famiglia di Giulio Regeni, il dottorando dell’università di Cambridge ucciso al Cairo nel 2016, sporgerà denuncia contro gli autori del finto “documentario” che tenta di dipingere il ricercatore come una spia, gettando fango sulla sua figura e sulle circostanze della sua uccisione. Scoperto da Wired la settimana scorsa, il video è apparso su YouTube il 28 aprile, il giorno prima dell’udienza preliminare contro i quattro agenti segreti egiziani imputati nella tortura e omicidio di Giulio Regeni. Udienza poi rinviata al prossimo 25 maggio, perché l’avvocato difensore di uno degli agenti coinvolti sarebbe entrato in contatto con una persona positiva a Covid-19. Per Paola Deffendi, madre di Giulio, questo rinvio è “una manovra ostruzionistica”, perché l’avvocato avrebbe potuto fare una delega o collegarsi da remoto, ma non ha voluto accettare queste modalità.

Il 22 aprile su YouTube viene creato un canale chiamato The story of Regeni. Dopo quattro giorni, vengono pubblicati due trailer del video e aperta una pagina Facebook con lo stesso nome del canale YouTube. Il 28 aprile la pubblicazione del filmato completo. Tutti gli account sono già stati chiusi ma il “documentario” circola ancora su alcuni profili social dei sostenitori del regime egiziano ed è stato promosso da Ten Tv, canale privato vicino ai servizi di intelligence del governo, come ricorda la newsletter Guerre di rete. Cinquanta minuti di immagini dai toni fortemente cospirazionisti, con errori grammaticali, il nome di Regeni scritto sbagliato e un attore, molto somigliante, che interpreta il ricercatore italiano. Del video non si conosce il regista o la casa di produzione e vengono usati fatti già noti per screditare la figura di Giulio Regeni.

La tesi centrale riportata è un presunto collegamento con il gruppo politico-religioso Fratelli musulmani, messo al bando dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Nel filmato sono presenti anche le interviste a Elisabetta Trenta, ex ministra della Difesa nel governo Conte I; Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia; Leonardo Tricarico, ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica e al giornalista Fulvio Grimaldi. Tranne Grimaldi e Gasparri, che non hanno rilasciato dichiarazioni, gli altri hanno dichiarato di non essere al corrente del contenuto del “documentario” credendo di partecipare alle riprese di un video sui rapporti diplomatici tra Italia ed Egitto.

“Nei prossimi giorni presenteremo una querela per diffamazione alla Procura di Roma – si legge su Adnkronos, che riporta l’intervento alla trasmissione Che tempo che fa di Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni – per quello che viene detto in quel filmetto, più che documentario, perché di scientifico non ha nulla, vengono offesi Giulio, i suoi genitori, oltre che la Procura della Repubblica pesantemente”. Mentre Claudio Regeni e Paola Deffendi hanno dichiarato di temere per la propria incolumità personale. “Si è insinuata la paura, qualcosa che non avevo prima – ha detto la signora Paola – proprio perché hanno usato certe parole nei nostri confronti”. L’avvocato Ballerini ha concluso l’intervento chiedendo, ancora una volta, al governo di richiamare l’ambasciatore Giampaolo Cantini dal Cairo e imprimere una svolta diplomatica alla questione.

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[Fonte Wired.it]