Seleziona una pagina
giovedì, Mar 19

Glee e le altre serie musical che tirano su il morale



Da Wired.it :

Non solo la creazione di Ryan Murphy, che finiva cinque anni fa. Sono tanti i titoli che hanno portato il genere musical sul piccolo schermo, mescolando atmosfere leggere, temi profondi, super cast. E se vi mettono voglia di cantare & ballare, meglio così

Il 20 marzo 2015 andava in onda, negli Stati Uniti, l’ultimo episodio della serie Glee. La creazione di Ryan Murphy ha contribuito a mettere definitivamente nel radar di Hollywood il suo autore, ora uno dei più pagati grazie ad American Horror Story, Pose e l’imminente Hollywood (giustappunto). Ma, soprattutto, ha riportato in auge il genere musical: prima relegato a Broadway, a vecchi film di culto o a episodi speciali (memorabile quello di Buffy), da allora invece trova molto spazio nelle produzioni televisive. Ecco una carrellata delle sperimentazioni più interessanti (e divertenti):

1. Glee

Andato in onda per sei stagioni dal 2009 al 2015, è stato un successo che ha segnato i primi anni Dieci. Segue le vicende di uno dei glee club molto comuni nelle scuole superiori degli Stati Uniti, ovvero quei club musicali che mettono insieme canto e danza in esibizioni che competono anche a livello nazionale. Le “classiche” vicende degli adolescenti che vi partecipano sono rese ancora più realistiche e contemporanee dall’introduzione di diversi temi quali l’orientamento sessuale, la disabilità, il bullismo, i problemi mentali… L’inclusività (con membri del cast di ogni orientamento, razza e abilità fisica) è divenuta la bandiera di questo show, che ha fatto dei continui ammiccamenti alla cultura pop (memorabile una puntata interamente dedicata a Madonna) un altro dei suoi ingredienti più accattivanti. Minato dal lutto della morte di uno dei membri del cast, Cory Monteith, Glee ha lanciato la carriera degli attori Lea Michele e Darren Criss, oltre a dare il giusto riconoscimento a Jane Lynch.

2. Smash

Serie bizzarra, ma non fortunatissima (peccato!), è andata in onda per due stagioni dal 2012 al 2013 (da noi sulle reti Mediaset). La storia ruota attorno a Karen (Katharine McPhee, rivelazione del talent canoro American Idol), che si trasferisce dall’Iowa a New York per seguire la carriera di attrice. Qui partecipa a diversi provini, tra cui quello per il musical Bombshell, in cui dovrebbe interpretare Marilyn Monroe. La concorrenza (troppe rivali) e i dissidi all’interno della compagnia teatrale sono il motore della trama, che vede protagonista anche Debra Messing, la Grace di Will & Grace in uno dei primi ruoli dopo la sitcom. Un’altra grande attrice del cast è Anjelica Houston, che qui interpreta una produttrice teatrale di lungo corso con parecchi problemi personali ed economici.

3. Crazy Ex-Girlfriend

Nonostante gli ascolti bassi per tutte e quattro le stagioni trasmesse dal 2015 al 2019, Crazy Ex-Girlfriend è una delle serie più apprezzate dalla critica degli ultimi anni. Creata da Rachel Bloom (che è anche la protagonista) e Aline Brosh McKenna, è una commedia romantico-musicale che vede la rampante Rebecca Bunch, avvocato di New York, trasferirsi in una piccola città della California per inseguire l’ex fiamma dell’adolescenza, Josh. Sebbene ogni episodio preveda due o tre canzoni originali, che interrompono con una buona dose di assurdità e freschezza la narrazione, i temi sono molto profondi, in particolare la salute mentale: delusa dalle sue vicende sentimentali, Rebecca tenta il suicidio e riceve poi una diagnosi di sindrome bipolare. In generale, la sua storia è un invito a inseguire le proprie passioni e ascoltare a fondo se stessi e le proprie esigenze, sia emotive che psicologiche. Il tutto a ritmo di musica, però.

4. Galavant

Mai arrivata in Galavant è davvero una bizzarria nel novero delle serie: si tratta di un musical e al contempo di un’avventura medievaleggiante che riprende i classici cliché delle storie di cavalieri, principesse, pirati e simili. È una specie di favola surreale e post-moderna, creata da Dan Fogelman, già sceneggiatore di film quali Crazy, Stupid Love. Lo sfortunato cavaliere Galavant (Joshua Sasse) è determinato a vendicarsi del malvagio re Richard, colpevole di aver rapito l’amata Madalena, in realtà a sua volta intrigante e crudele; ad assisterlo c’è Isabella, principessa di un regno usurpato dagli stessi Richard e Madalena. Ogni intreccio è una specie di versione sopra le righe e canterina di ciò che siamo abituati a vedere nelle classiche serie fantasy, condito da una buona dose di ironia e riferimenti metaletterari. Fra le guest star: Hugh Boneville di Downton Abbey, Anthony Head di Buffy, Rutger Hauer, Ricky Gervais e la popstar Kylie Minogue.

5. Zoey’s Extraordinary Playlist

Dopo alcuni titoli del passato, eccone invece uno nuova di zecca, sintomo che il genere musical continua a essere esplorato: Zoey’s Extraordinary Playlist ha fatto il suo debutto lo scorso gennaio sulla rete americana Nbc. La giovane Zoey Clarke (Jane Levy) è una programmatrice in una start up tecnologica di San Francisco; in seguito a un terremoto, avvenuto mentre si sta sottoponendo a una risonanza magnetica, acquisisce il potere di percepire i pensieri più reconditi delle persone che la circondano, espressi attraverso brani musicali. Nonostante alcuni toni tendenti al drammatico (il padre di Zoey, per esempio, è paralizzato a causa di una malattia neurodegenerativa), gli episodi andati in onda finora riescono a dare una rappresentazione fresca e vivace di una storia che proprio dai momenti musicali riceve ancora più ironia e fascino, merito soprattutto dell’attrice protagonista.

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]