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martedì, Ott 01

Gli adolescenti italiani? Si muovono poco, bevono molto e sono spesso online


Il questionario dell’Iss coinvolge quasi 60 mila adolescenti e fotografa le abitudini dei ragazzi: aumenta l’uso di alcool e le relazioni in chat, ma anche chi mangia verdura. Ecco i dati

adolescenti

di Giancarlo Cinini

Io, alla tua età…”: tutti pronti ad alzare il dito, ma conosciamo davvero le abitudini degli adolescenti? A quanto descrive la rilevazione 2018 del Sistema di sorveglianza Hbsc Italia (Health Behaviour in School-aged Children – Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare) coordinata dall’Istituto superiore di sanità si muovono poco, bevono parecchio e sono spesso online. Questo è il quadro descritto dal questionario cui hanno risposto 58.976 studenti di 11, 13 e 15 anni, provenienti da più di 4mila classi di tutte le regioni . Una fotografia che ci permette anche di capire cosa è cambiato rispetto alla precedente rilevazione di cinque anni fa, nel 2014.

Tra i primi dati a saltare all’occhio c’è il consumo di alcool. Nel 2018, il 43% dei 15enni, 5% in più rispetto al 2014, e il 37% delle 15enni, 7% in più rispetto al 2014, ha negli ultimi 12 mesi bevuto almeno una volta, e nella stessa sera, cinque o più bicchieri di alcool. Cresce anche la percentuale degli studenti considerati a rischio per il disturbo da gioco d’azzardo (con almeno due sintomi come rubare soldi per scommettere): il 16%, con un +10% rispetto al 2014. In totale, 4 ragazzi su 10 ha avuto esperienze col gioco d’azzardo e sono soprattutto quindicenni e soprattutto maschi (62% contro il 23% delle ragazze).

Fumano più o meno come quattro anni fa ma sono le quindicenni ad avere il primato: il 32% delle ragazze rispetto al 25% dei ragazzi ha fumato almeno un giorno nell’ultimo mese. Più cannabis invece per i maschi, con il 16% dei 15enni che dichiara di averne fumata negli ultimi 30 giorni, a confronto col 12% delle 15enni.

Tra le abitudini alimentari, invece, c’è il diffuso uso scorretto di non fare colazione prima di scuola, una tendenza peggiorata rispetto al 2014. L’abitudine cresce con l’età, dal 20,7% tra gli undicenni, al 26,4% dei tredicenni fino al 30,6% dei ragazzi di 15 anni ed è più diffusa tra le ragazze. Rispetto al 2014 cresce il numero di chi mangia verdura almeno una volta al giorno, ma diminuisce per la frutta. Un numero che resta comunque basso: infatti solo un terzo dei ragazzi consuma frutta e verdura almeno un pasto al giorno. A fare da padrone sono ovviamente pane, pasta e riso. Invece, il 14,3% degli undicenni; il 13,7% dei tredicenni; il 12,6% dei quindicenni beve almeno una volta al giorno bibite zuccherate o gassate, ma il trend è in discesa rispetto a cinque anni fa senza differenza d’età o di genere.

Resta stabile invece il numero di chi è sovrappeso o obeso. Tra i quasi sessanta mila ragazzi il 16,6% tra 11 e 15 anni è in sovrappeso e il 3,2% obeso. Un numero che decresce con l’età e che è maggiore nei maschi e nelle Regioni del Sud. Complice di queste percentuali è la vita sedentaria. Se l’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda infatti almeno un’ora di attività motoria al giorno (gioco, sport, ricreazione, trasporti) per i giovani da 5 ai 17 anni, soltanto il 9,5% dichiara di farlo.

Molti preferiscono invece passare il tempo online: i dati raccontano che un quarto dei ragazzi supera il limite di due ore al giorno davanti allo schermo, raccomandato dalle linee guida internazionali, anche se non ci sono cambiamenti rispetto al 2014. Tra le attività davanti agli schermi, un’attenzione particolare è stata dedicata ai social network. Ovviamente, la stragrande maggioranza di ragazze (86,9%) e di ragazzi (77%) racconta di avere contatti online con i propri amici, anche più volte al giorno. Ma l’interazione online può creare problemi la preferenza per le interazioni sociali online rispetto agli incontri faccia a faccia è frequentemente considerato un comportamento che contribuisce al rischio di sviluppare un uso problematico dei social media. Infatti, soprattutto le ragazze di 13 anni (19%) dichiarano di essere d’accordo o molto d’accordo nel preferire le interazioni online per parlare dei propri sentimenti.

Chi invece sui social ha trovato episodi di cyberbullismo è poco più del 10% tra gli undicenni e diminuisce con l’età (8,5% e 15 anni: 7%). E pure fuori dagli schermi non mancano i conflitti anche se sono complessivamente in riduzione. Infatti, se nel 2014 gli undicenni che dichiaravano di essere stati vittima di episodi di bullismo almeno una volta negli ultimi due mesi erano il 23%, oggi sono 16,9%; poco più del 13% sono i tredicenni e l’8,9% i quindicenni.

Delle relazioni in famiglia e nella scuola infatti emerge un quadro piuttosto positivo: più del 70% dei ragazzi di tutte le età parla molto facilmente con i genitori e più dell’80% dichiara di avere amici partecipi di gioie e dispiaceri. Oltre il 60% dei ragazzi si trova bene con i compagni di classe e ha fiducia nei propri insegnanti. Infine, il sesso. Il 21,8% dei 15enni dichiara di aver avuto rapporti sessuali completi, il 26,2% dei maschi contro il 17,6% femmine. Fortunatamente è il preservativo a essere il contraccettivo più utilizzato (70,9% dei maschi e il 66,3% delle femmine), seguito però dal coito interrotto (37% maschi vs 54,5% femmine). Circa l’undici per cento di entrambi i sessi invece dichiara di fare uso della pillola.

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