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Gli antibiotici fluorochinoloni, da tempo sotti i riflettori della comunità scientifica, hanno nuovi effetti avversi gravi

da | Giu 24, 2025 | Tecnologia


Ne consumiamo ancora di più rispetto alla media europea. Si tratta degli antibiotici fluorochinoloni, il cui utilizzo, già da tempo sotto i riflettori della comunità scientifica, è stato nuovamente associato ad effetti avversi gravi, soprattutto per il sistema nervoso. A riferirlo è stata l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che ha per questo motivo diffuso una nuova guida informativa rivolta a operatori sanitari e pazienti sui rischi legati al consumo di questi antibiotici. Ecco di che farmaci si tratta e quali sono i nuovi effetti collaterali.

Gli antibiotici fluorochinoloni

I fluorochinoloni sono antibiotici con principi attivi come per esempio la ciprofloxacina, levofloxacina, lomefloxacina, moxifloxacina. Secondo l’ultimo Rapporto OsMed sull’uso degli antibiotici in Italia, nel 2023 c’è stata un’ulteriore lieve riduzione dei consumi di fluorochinoloni rispetto al 2022 (10,5% del 2022 vs 9,7% del 2023). Si tratta, tuttavia, di un valore che rimane superiore rispetto alla media europea, pari a 6,9%. Oltre a essere associati a importanti effetti indesiderati, i fluorochinoloni rientrano nel gruppo Watch della classificazione AWaRe introdotta dall’Organizzazione mondiale della sanità, e sono perciò da considerarsi di seconda scelta rispetto ad altre molecole con minore impatto sull’antibiotico-resistenza.

Gli effetti avversi

Ricordiamo brevemente che nel 2019 l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) aveva già introdotto delle restrizioni sull’utilizzo degli antibiotici fluorochinolonici, dopo che una revisione aveva evidenziato il rischio di effetti indesiderati molto rari “ma invalidanti, di lunga durata e potenzialmente irreversibili in particolare a carico del sistema muscoloscheletrico e del sistema nervoso”, spiegano dall’Aifa. Da una successiva revisione del 2024, tuttavia, sono emersi ulteriori reazioni avverse invalidanti e potenzialmente irreversibili a carico del sistema nervoso centrale, come ansia, ideazione suicidaria, attacco di panico, nevralgia e disturbo dell’attenzione.

Le raccomandazioni dell’Aifa

“A causa della gravità di queste reazioni, a volte riportate in persone precedentemente in buona salute, qualsiasi decisione di prescrivere un fluorochinolone deve essere presa solo dopo un’attenta valutazione individuale dei benefici e dei rischi”, spiegano dall’Aifa che ha raccomandato quindi di non prescrivere gli antibiotici fluorochinoloni per trattare infezioni lievi o autolimitanti, per prevenire la diarrea del viaggiatore o infezioni ricorrenti delle vie urinarie inferiori, per infezioni non batteriche. Bisogna, inoltre, evitare il loro uso in caso di precedenti reazioni avverse gravi a un fluorochinolone, e prescriverli con cautela a pazienti a maggiore rischio di tendinite e rottura del tendine, mentre non vanno prescritti a pazienti che stanno assumendo corticosteroidi. I medici devono informare i pazienti sulla possibilità d’interrompere il trattamento ai primi segni di effetti indesiderati gravi neurologici o muscolari, e di prestare attenzione a eventuali cambiamenti di umore, pensieri angoscianti, ideazioni suicidarie o di autolesionismo. Viene, infine, raccomandata la segnalazione di qualsiasi reazione avversa alla Rete nazionale di farmacovigilanza.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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