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lunedì, Gen 04

Gli italiani hanno perso 2.600 euro di reddito a testa nel 2020



Da Wired.it :

Il recupero nel 2021 basterà a recuperare solo una parte della ricchezza perduta in Italia. La stima di Cgia di Mestre che lancia un allarme in vista del fine blocco licenziamenti il 31 marzo

Perdita di reddito per gli italiani nel 2020 Foto di chris s da Pixabay
(foto: chris s da Pixabay)

“A livello pro capite stimiamo che l’anno scorso ogni italiano abbia perso mediamente 2.600 euro di reddito, mentre quest’anno ne riguadagnerà poco meno di 1.400. Nel biennio 2020-2021, pertanto, il saldo sarà negativo per poco più di 1.200 euro”. Lo segnala Paolo Zabeo, coordinatore dell’ufficio studi Cgia di Mestre sulla base delle previsioni Pil 2020 per l’Italia che si attesterebbe al -9,9%, mentre nel nuovo anno dovrebbe tornare a crescere del +4,1%. in sostanza, la crisi avrebbe bruciato 156 miliardi di euro di ricchezza presente nel Paese, ma il recupero atteso nei prossimi mesi è di 83 miliardi, con un saldo negativo di 73 miliardi di euro nel biennio. “È verosimile sostenere che torneremo a una situazione pre Covid non prima del 2024”, afferma Zabeo.

Parallelamente, secondo le ultime stime elaborate dalla Commissione europea, la spesa per consumi delle famiglie italiane (pari al 60% del Pil nazionale) è stimata in calo di circa 4.400 euro per ogni nucleo nel 2020, per un risparmio totale di circa 110 miliardi di euro (-10,5% rispetto al 2019), mentre nel 2021 la ripresa sarà “solo” del +3,8%. Il trend degli investimenti per il 2020 è del -13,6%, ma per l’anno in corso è previsto un aumento del 7,2 per cento. Parziale anche il recupero dell’export: -16,7% nel 2020 e una crescita del 10,3% nei prossimi 12 mesi.

“Nel 2009 il Pil scese del 5,5 per cento e il tasso di disoccupazione, nel giro di 2 anni, passò dal 6 al 12%. Con un crollo quasi doppio nel 2020 rispetto a quello registrato 12 anni fa, è evidente che una caduta verticale del genere avrà degli effetti molto negativi sul mercato del lavoro – osservano da Cgia –. Quando verrà meno il blocco dei licenziamenti, previsto per il prossimo 31 marzo, corriamo il rischio di vedere aumentare a dismisura il numero delle persone senza una occupazione. Un problema che colpirà soprattutto i giovani e le donne”. L’appello è quindi a “spendere tutti e bene i 209 miliardi di aiuti che ci arriveranno dall’Unione Europea. Altrimenti, rischiamo che il nostro Paese finisca su un binario morto e la crisi economica si trasformi in una crisi sociale senza precedenti”.

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[Fonte Wired.it]