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Nei portafogli degli italiani, accanto a un mix di prodotti finanziari piuttosto tradizionale, c’è una sempre più crescente attenzione verso criptovalute e investimenti sostenibili. È questo che emerge dall’edizione 2024 del Rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane di Consob, citato da Il Sole 24 Ore.

Lo studio ha anche approfondito per la prima volta le fonti di informazione utilizzate dagli investitori retail per guidare le loro scelte finanziarie. In questo senso, la preferenza va ancora a siti web istituzionali e specializzati, nonché ai canali degli intermediari finanziari, nonostante l’informazione online abbia assunto un ruolo importante: il 67% degli intervistati si informa su internet, seguito dalla televisione (43%) e dai social media (36%).

L’era digitale ha quindi di fatto preso piede anche nelle scelte finanziarie degli italiani, con i social media che esercitano un’influenza significativa soprattutto tra i giovani (58% nella fascia 18-34 anni), le donne (42% contro il 34% degli uomini), le famiglie con meno di 50mila euro (41%) e coloro con una bassa educazione finanziaria (55%). Quando si tratta di prendere decisioni finali sugli investimenti, solo il 3% si affida però esclusivamente ai social media.

Le scelte degli italiani

Dal rapporto emerge poi che gli italiani confidano ancora su strumenti tradizionali come certificati di deposito e buoni fruttiferi postali, seguiti da titoli di Stato, fondi comuni di investimento e obbligazioni. Allo stesso tempo, la presenza delle criptovalute nei portafogli è in forte aumento: tra il 2022 e il 2024, la percentuale di coloro che dichiarano di possederle è infatti passata dall’8% al 18%. Una crescita accompagnata da preoccupazioni sulla consapevolezza e comprensione delle stesse valute digitali.

Anche gli investimenti sostenibili sono aumentati, passando dall’11% del 2022 al 20% nel 2024. Questi sono spesso scelti dai risparmiatori sotto la guida di un consulente e sono associati a un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, nonostante gli investitori esprimano dubbi sulla redditività, sui costi e sulla trasparenza di tali prodotti.

Infine, il rapporto di Consob evidenzia che le decisioni di investimento sono spesso guidate dall’orizzonte temporale (35%) e dai rendimenti attesi (30%), mentre le conoscenze finanziarie e l’esperienza hanno un peso minore. Solitamente, il decisore finanziario è l’uomo che percepisce il reddito più alto in famiglia, con un’età media di 51 anni. In questo senso, Consob osserva che persiste un divario di genere in termini sia retributivi, sia culturali.



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