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“Uno spot natalizio senz’anima realizzato con un’intelligenza artificiale senz’anima da una mega-corporazione senz’anima”, oppure “sembra che un ragazzino di YouTube abbia provato a ricreare la pubblicità natalizia originale della Coca-Cola. Se così fosse direi buon lavoro. Ma il fatto che questa sia la loro vera pubblicità è imbarazzante e inquietante”. E ancora: “Pessimo in assoluto. È sfocato e non c’è continuità tra gli scatti. Onestamente è sconcertante che possano sostenere una cosa del genere, considerando che sembra così amatoriale”. Sono questi alcuni dei commenti, non proprio di apprezzamento, che diversi utenti hanno lasciato sotto i video di YouTube relativi agli spot di Natale della Coca-Cola realizzati con l’intelligenza artificiale generativa, attraverso cioè modelli di “machine learning”, basati su contenuti creati dagli esseri umani.

La posizione dell’azienda

I video in questione sono tre, ispirati alla celebre campagna pubblicitaria del 1995 intitolata “Holidays Are Coming” e anche secondo diversi critici del settore, gli spot natalizi della multinazionale evidenzierebbero diversi limiti. In uno, “Silve Santa”, si vedono i classici camion rossi di Coca-Cola muoversi tra paesaggi colmi di neve. E si vedono animali come orsi e scoiattoli lungo il percorso, creati grazie al lavoro degli esperti degli studi Secret Level, Silverside AI e Wild Card. La resa, però, non sarebbe stata apprezzata dagli utenti sui social che hanno definito gli spot, come detto, “inquietanti”, o persino “terrificanti”. Sono state notate, in particolare, proporzioni non proprio dettagliate, difetti grafici e movimenti non troppo fluidi. Senza contare, dal lato realizzativo, che l’utilizzo dell’IA per la realizzazione ha impedito a professionisti del settore di poter esser impiegati nel progetto artistico. L’azienda, dal suo punto di vista, ha difeso il proprio lavoro e, in un comunicato apparso sul New York Times, poi, un portavoce ha spiegato che l’azienda “si impegnerà ancora nel creare un progetto qualitativamente significativo sfruttando l’intersezione tra la creatività umana e la tecnologia”.




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