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martedì, Set 15

Gli Stati Uniti stanno esaurendo i nomi da dare agli uragani



Da Wired.it :

Il 2020 si sta rivelando un anno particolarmente tragico per il numero di uragani che colpiscono l’America: ce ne sono stati già 20, e nei prossimi mesi sono attesi altri 15. Molti più di quelli nella lista di nomi compilata dei meteorologi

(foto: Eric Thayer/Getty Images)

Uno dei problemi che i meteorologi statunitensi ben presto si troveranno ad affrontare riguarda i nomi da dare agli uragani atlantici che nei prossimi mesi sono previsti colpire le coste americane. Come ogni anno, infatti, viene stilata dall’Organizzazione meteorologica mondiale una lista di 21 nomi propri con cui chiamare questi fenomeni atmosferici, ma nel 2020 la stagione degli uragani si sta rivelando particolarmente intensa e, anche se ci troviamo solo a settembre, 20 nomi dell’elenco sono stati già utilizzati. La Colorado State University – che da sempre svolge studi molto approfonditi nel campo delle previsioni dei fenomeni atmosferici estremi – ha dichiarato che nei prossimi mesi sono attese 24 tempeste che in 15 casi potrebbero trasformarsi in uragani. Dunque prima della conclusione della stagione (a novembre), è molto probabile che si debba ricorrere alle lettere dell’alfabeto greco per ovviare al problema. C’è un solo precedente, e risale al 2005, l’anno dell’uragano Katrina, che ha visto anche il passaggio di Rita e Wilma.

Come funziona l’elenco dei nomi

L’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) ogni sei anni compila sei liste contenenti ciascuna 21 nomi maschili e femminili a cui attingere nel caso in presenza di uragani. Ogni nome inizia con una lettera dell’alfabeto diverso (a esclusione di cinque lettere: q, u, x, y e z per i quali si ritiene sia difficile trovare un nome). Questi elenchi sono sostanzialmente gli stessi da anni e vanno a rotazione: i nomi di quest’anno sono gli stessi di quelli del 2008 (ad eccezione di Ike, che è stato sostituito da Isaias). Nel caso in cui la stagione presenti più di 21 uragani si ricorre – proprio come è successo nel 2005 e molto probabilmente accadrà nei prossimi mesi – alle già citate lettere dell’alfabeto greco.

La faccenda potrebbe diventare complicata se uno degli uragani denominato con una lettera greca dovesse avere una potenza distruttiva tale da richiedere che venga ritirato dall’elenco dei nomi disponibili, una pratica consolidata dall’Omm per rendere riconoscibile un uragano e differenziarlo dagli altri.

È accaduto solo in pochi casi, ma gli effetti del cambiamento climatico stanno facendo aumentare sia il numero annuale di questi fenomeni atmosferici, sia la portata dell’incidenza che hanno sui territori che colpiscono. Quindi anche le lettere dell’alfabeto greco nel giro di qualche tempo potrebbero esaurirsi. La soluzione, secondo alcuni esperti, è che al fianco del nome della lettera greca, ad esempio alpha, venga inserito l’anno a cui si fa riferimento. Sperando che nel frattempo le calamità diminuiscano di frequenza, almeno.

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[Fonte Wired.it]