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lunedì, Giu 15

Google, Apple, Amazon, Facebook: come salvare la concorrenza?



Da Wired.it :

Gli ad dei quattro colossi della tecnologia sono stati convocati dal Congresso degli Stati Uniti per spiegare la loro posizione sulle leggi antitrust

(Photo by Chesnot/Getty Images)

Il sito d’informazione online Axios ha rivelato che una commissione del Congresso degli Stati Uniti – creata per vigilare e indagare sul rispetto delle norme di antitrust – ha chiesto agli amministratori delegati di Facebook, Alphabet (Google), Amazon e Apple di comparire in un’audizione per chiarire la propria posizione nel mercato digitale, in termini di attuazione delle leggi di concorrenza. L’incontro dovrebbe tenersi il prossimo mese e le quattro aziende dovrebbero dichiarare o meno la propria disponibilità a comparire in questi giorni. Qualora dovessero mostrarsi contrarie, secondo quanto riferisce Axios, la commissione, guidata dal repubblicano David Cicilline, potrebbe richiedere una citazione in giudizio e obbligare le società a fornire tutta la documentazione richiesta. “Si tratta di elementi essenziali per l’indagine che stiamo conducendo tra i giganti del mercato digitale”, ha spiegato Cicilline.

Le indagini della commissione

La commissione, formata da 12 membri tra Partito Repubblicano e Democratico, ha lo scopo di rivedere ed eventualmente aggiornare e modificare le leggi di antitrust vigenti negli Stati Uniti. Secondo Cicilline e gli altri legislatori, fondamentale per questo iter è l’apporto delle quattro compagnie. La loro testimonianza dovrebbe servire a capire in che modo funziona il mercato del digitale negli Stati Uniti e in che misura vengono rispettate le norme per tutelare la concorrenza in questo settore. Infatti, ci sono molti dubbi sull’operato delle big tech e su come abbiano assunto una posizione così prominente sul mercato.

Come ricorda Vox, Cicilline starebbe lavorando, già dalla fine dello scorso anno, a un progetto di legge chiamato Anti-Monopoly and Competition Restoration Act. Tra le misure prese in considerazione, ci sarebbe il divieto di fusione tra società che, individualmente, generano più di 40 miliardi di dollaro l’anno oltre a regolamentazione del cosiddetto “predatory pricing cioè la strategia di prezzi ribasso praticata da un’impresa dominante per scoraggiare la concorrenza di altri operatori, cosa di cui è spesso stata accusata Amazon. Tra i promotori di questa legge ci sarebbe anche l’ex candidata alla presidenza Elizabeth Warren che, durante la sua campagna elettorale,  si è sempre opposta con forza al monopolio delle aziende della Silicon Valley.

 

 

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[Fonte Wired.it]