Google, come vedere i dinosauri in 3D

Dal tirannosauro al brachiosauro, dal velociraptor al triceratopo, come vivere un’esperienza alla Jurassic Park sullo smartphone

Dopo gli animali e i modelli anatomici, Google presenta una funzione che permetterà, grazie alla realtà aumentata, di fare come John Hammond in Jurassic Park e, virtualmente, riportare in vita i dinosauri. Dal tirannosauro al brachiosauro, dal velociraptor al triceratopo.

Grazie alla collaborazione con Universal Brand Development, Amblin Entertainment e Ludia, Big G ha integrato nei risultati di ricerca la possibilità di visualizzare 10 modelli 3D di dinosauri presenti nella celebre saga cinematografica.

Sui dispositivi Android o iOS, gli utenti potranno digitare la parola “dinosauro”, o il nome di uno dei 10 dinosauri disponibili, nella barra di ricerca di Google per poter accedere alla funzionalità di realtà aumentata. Sarà quindi sufficiente selezionare il comando “visualizza in 3D” per far si che grazie alla fotocamera del dispositivo utilizzato, il dinosauro si materializzi virtualmente nell’ambiente inquadrato.

Come con gli animali, i modelli anatomici, le cellule e gli strumenti scientifici visualizzabili grazie alla realtà aumentata di Google, l’utente potrà regolarne le dimensioni per familiarizzare con la grandezza naturale di questi rettili giganti che dominavano la terra milioni di anni fa, ma anche con il verso e il rumore dei passi. Grazie all‘opzione di registrazione, gli utenti potranno scattare foto o girare dei video dei dinosauri trasportati nel mondo reale.

Google ha integrato la tecnologia del gioco Jurassic World Alive, prodotto da Ludia, con la sua realtà aumentata permettendo ai rettili 3d di prendere posto nel mondo moderno.

“Per creare i dinosauri 3D i nostri concept artist hanno condotto svariate ricerche preliminari alla per sapere di più su ciascuna di queste creature”, afferma Camilo Sanin, capo del Character Creations di Ludia: “Non abbiamo solo attinto da varie forme di letteratura: i nostri artisti hanno anche lavorato con paleontologi e con il team di “Jurassic World” per rendere le risorse il più accurate e realistiche possibile”. Nonostante questo i velociraptor sono stati, ancora una volta, rappresentati senza le piume che invece, secondo recenti scoperte, adornavano la pelle di questo antico predatore.