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giovedì, Set 15

Google perde l’appello contro la sentenza UE su Android, ma dovrà pagare una multa più bassa

da Hardware Upgrade :

Il Tribunale dell’Unione europea (General Court) ha confermato la multa comminata dall’Antitrust UE a Google nel 2018, secondo la quale il colosso di Mountain View ha imposto “restrizioni illegali” ai produttori di smartphone Android al fine di promuovere il suo motore di ricerca sui dispositivi mobile. L’unico motivo di gioia per Google è che la multa, all’epoca pari a 4,34 miliardi di euro circa, è stata ridotta a 4,125 miliardi (un taglio del 5%).

La Commissione aveva rilevato che dal 2011 in poi Google imponeva ai produttori di smartphone Android e agli operatori del settore delle telecomunicazioni una serie di restrizioni allo scopo di consolidare la posizione già dominante nel settore delle ricerche generiche su Internet. In particolare, Google aveva imposto ai produttori di smartphone di preinstallare Google Search e il browser Chrome quali condizioni per la concessione della licenza per Google Play Store.

Google, inoltre, avrebbe pagato alcuni grandi produttori e operatori di rete perché installassero in via esclusiva Google Search sui loro dispositivi, sfruttando uno schema di revenue share, ossia condivisione dei ricavi, e infine avrebbe impedito ai produttori che desideravano preinstallare le applicazioni Google di vendere anche un solo smartphone con versioni alternative di Android non approvate da Google (i cosiddetti fork).

Il ricorso in appello di Google a quella sentenza s’incentrava su diverse tesi, tra cui il fatto che la Commissione aveva erroneamente giudicato la società come dominante nel mercato mobile (dove spopolava anche iOS) e che le sue azioni erano necessarie per impedire all’ecosistema Android di frammentarsi in molti sistemi operativi incompatibili. La Commissione rispose che, incompatibili o meno, la promozione di sistemi operativi mobile rivali è esattamente ciò che si desidera in un mercato competitivo.

La decurtazione della multa si deve al fatto che il Tribunale ha ritenuto che gli schemi di condivisione delle entrate di Google con i produttori non costituissero un abuso. Il Tribunale è la seconda corte di più alto grado nell’UE, il che significa che la casa di Mountain View può ricorrere alla Corte di giustizia dell’Unione europea. Google dovrà aspettare 2 mesi e 10 giorni prima di presentare appello.

Siamo delusi dal fatto che la Corte non abbia annullato in toto la decisione. Android ha creato più scelta per tutti, non meno, e supporta migliaia di business di successo in Europa e nel mondo”, ha dichiarato un portavoce di Google.


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