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mercoledì, Gen 29

Google Translate presto potrà trascrivere (traducendo) l’audio


Google Traduttore è quasi pronto per tradurre (e trascrivere) file vocali in tempo reale da una lingua all’altra, grazie al supporto dell’intelligenza artificiale. Lo sviluppo della funzione sarebbe in stadio avanzato e potrebbe arrivare nei prossimi mesi per Android

(foto: Getty Images)

Si potrà ascoltare in una lingua e leggere in un’altra: questo in breve il miglioramento della tecnologia di traduzione che ha in cantiere Google e che potrebbe arrivare nei prossimi mesi su Android (non ci sono, invece, ancora informazioni dell’arrivo anche su iOs e, quindi, su iPhone). La trascrizione è dunque la nuova funzionalità su cui si sta puntando a Mountain View, anche se ancora siamo nella fase del prototipo. In un certo senso, Translate diventerà quasi un interprete, se non fosse appunto che la traduzione non viene proposta direttamente oralmente, ma trascritta. Il lavoro sulla traduzione continua era già iniziato lo scorso anno e adesso sembrerebbe alle ultime fasi di test (in diverse lingue fra cui spagnolo, tedesco e francese, riporta Cnet).

Il miglioramento è di fatto molto simile alla trascrizione in tempo reale dell’app Recorder di Google, tranne per il fatto che può anche tradurre le parole di chi parla piuttosto che semplicemente trascriverle. Come specifica The Verge, le novità rispetto al traduttore cui siamo abituati sono essenzialmente due: servirà una connessione ad internet e bisognerà registrare live un audio (e non caricare un file già esistente). Questo perché, spiegano da Google, la traduzione multilingue in tempo reale di una voce è più complicata che quella di un testo scritto da una lingua all’altra. Inizialmente poi l’audio dovrà provenire dal microfono dello smartphone e non da un catalogo già esistente all’interno. Nulla vieta, ovviamente, di riprodurre un file esistente e farlo ascoltare in tempo reale al nuovo traduttore.

Google non ha rilasciato nessuna demo, ma ha testato questa tecnologia pochi giorni negli uffici di San Francisco durante un evento stampa. È possibile constatare, anche dal video rilasciato subito dopo, come la trascrizione sia molto accurata. Questo anche perché il traduttore non procederà, come hanno spiegato, parola per parola, ma andrà a blocchi di testo per contestualizzare semanticamente le frasi. Molti fattori entrano in gioco dall’orale allo scritto, come la punteggiatura, il contesto, gli accenti e le pronunce. Il product manager di Google, Nick Radicevic, ha affermato che l’obiettivo è “raggiungere un livello di qualità paragonabile ad un madrelingua che sta effettuando una traduzione“.

La nuova funzione, per la quale non c’è ancora una data ufficiale di rilascio, porterà a quella che è stata definita un’approssimazione accurata di quello che viene detto e dipenderà anche dalla qualità del microfono e dell’audio ambiente. È ancora difficile poter sostituire questa funzione a quella umana di un interprete, che, vale la pena ricordare, è formato con tecniche e studi, a varie tipologie di traduzione per far passare un messaggio da una lingua – e una cultura – all’altra. Se finora si poteva tradurre anche utilizzando la fotocamera (non solo avendo l’inglese come base, ma anche tra combinazioni di lingue diverse e grazie anche al riconoscimento automatico della lingua), la nuova funzione rappresenta sicuramente un grande passo di Google nel campo dell’elaborazione del linguaggio naturale.

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