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Google, una richiesta all’IA Gemini equivale a 9 secondi di tv – Future Tech

da | Ago 21, 2025 | Tecnologia


L’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale (IA) è un argomento sempre più rilevante nel contesto mondiale, considerando il rapido progresso di questa tecnologia. Recentemente, Google ha diffuso alcuni dati interessanti sull’impatto energetico del proprio sistema di intelligenza artificiale, Gemini. Secondo questi dati, una richiesta di testo, nota come ‘prompt’, al sistema Gemini utilizza appena 0,24 wattora di energia, equivalente a guardare la TV per meno di nove secondi.

Questo consumo energetico si traduce in un’impronta di carbonio molto limitata, pari a 0,03 grammi di anidride carbonica, e in un utilizzo di acqua estremamente ridotto, equivalente a circa cinque gocce (0,26 millilitri). Questi dati sono stati resi noti dall’azienda di Mountain View, che ha sviluppato una metodologia per misurare l’impatto energetico dell’IA in modo più completo e accurato.

Google afferma che i propri sistemi di intelligenza artificiale stanno diventando sempre più efficienti dal punto di vista energetico. Nel corso di un anno, l’energia e l’impronta di carbonio totale del prompt di testo mediano di Gemini sono diminuite rispettivamente di 33 e 44 volte. Questi risultati sono stati ottenuti grazie alle ultime rilevazioni sulla riduzione delle emissioni energetiche dei data center di Google e al lavoro condotto per promuovere l’energia carbon-free e il rifornimento idrico sostenibile.

Fino ad ora, i dati completi sull’impatto energetico e ambientale dell’inferenza dell’IA, ovvero il momento in cui il sistema elabora e fornisce una risposta in base ai dati ricevuti, sono stati limitati. Molti calcoli attuali si concentrano solo sul consumo attivo delle macchine, trascurando altri fattori cruciali che contribuiscono a fornire l’intelligenza artificiale alle persone in tutto il mondo e le opportunità per promuovere l’efficienza.

La metodologia sviluppata da Google tiene conto di una ampia gamma di elementi fondamentali della catena dell’IA, includendo non solo l’acqua e l’energia consumata, ma anche i chip, i sistemi dormienti pronti a entrare in funzione in caso di aumento di traffico, le CPU e le RAM (unità di elaborazione e memoria), le infrastrutture che supportano i data center e il loro raffreddamento. Condividere i risultati di questa metodologia è fondamentale, secondo Google, per uno sviluppo più responsabile dell’intelligenza artificiale.

Questo approccio più completo e trasparente nell’analisi dell’impatto ambientale dell’IA rappresenta un passo importante verso la riduzione del consumo energetico e delle emissioni di gas serra associati a questa tecnologia in rapida evoluzione. Mentre il mondo si affida sempre più all’intelligenza artificiale per una vasta gamma di applicazioni, lo sforzo di Google per sviluppare e condividere metodologie di misurazione accurate e onnicomprensive può contribuire significativamente a mitigare gli effetti ambientali negativi dell’IA.

Written By Flavio Perrone

Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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