Parlare di economia oggi non significa solamente parlare di cifre e numeri. In un mondo in cui la geopolitica riveste un ruolo sempre più preminente, questa visione è limitata e superata. Questo è il parere del presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, intervistato dal Corriere della Sera. Secondo Tempini, il Piano Draghi non si limita agli 800 miliardi di investimenti annui, ma include anche riforme che non comportano costi aggiuntivi, come il mercato unico dei capitali e l’Unione bancaria.
Tempini sottolinea l’importanza di prendere decisioni politiche mirate a preservare l’assetto europeo anziché perseguire solo obiettivi elettorali. L’Europa ha una forte componente basata sull’export, e le politiche protezionistiche di Trump potrebbero impattare pesantemente su questo equilibrio. Tempini sostiene che lo Stato può svolgere un ruolo fondamentale nel supportare il mercato, fornendo competenze alle imprese e alle amministrazioni pubbliche.
Il Piano industriale di Tempini si distingue non tanto per i miliardi investiti, quanto per la capacità di attrarre investimenti privati per cifre ancora più elevate. Questo permette di supportare progetti di digitalizzazione, edilizia scolastica, gestione dei rifiuti e delle reti energetiche e di telecomunicazioni. Grazie alla collaborazione con Tim, l’Italia potrebbe vantare una rete unica di telecomunicazioni, preparandosi a un futuro in cui la connettività sarà essenziale.
Rispetto alla sfida rappresentata da Elon Musk e la sua Starlink, Tempini si mostra aperto e ottimista. Secondo lui, i satelliti e l’intelligenza artificiale sono complementari e non sostitutivi, garantendo un flusso bidirezionale di dati essenziale per il futuro. In conclusione, Tempini punta a un futuro in cui l’Italia possa continuare a crescere e svilupparsi, sfruttando al massimo le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie e dalle opportunità di mercato internazionali. E tutto ciò, secondo Tempini, potrebbe portare l’Unione Europea a un livello di prosperità mai visto prima.
FP