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mercoledì, Mag 26

Green pass, Garante privacy blocca Regione Campania



Da Wired.it :

Stop alla scelta di utilizzare il documento come condizione necessaria per accedere ai servizi e al trasporto pubblico e di distribuirlo via smart card

Il Garante per la protezione dei dati personali è intervenuto per fermare l’iniziativa della Campania di rendere i “green pass” condizione necessaria per accedere servizi di base come i mezzi pubblici, assistere a spettacoli o usufruire di servizi turistici. L’Autorità ha inviato un avvertimento formale alla regione guidata da Vincenzo De Luca, sottolineando che il progetto viola la privacy delle persone e ribadendo il suo “no a iniziative locali”.

Con un’ordinanza firmata il 6 maggio, De Luca ha disposto l’utilizzo del green pass come condizione necessaria per fruire di servizi di base, turistici, assistere a spettacoli o usare i mezzi pubblici. Proprio questo status di precondizione è stato contestato dal Garante, secondo cui “disposizioni di questa natura, che condizionano diritti e libertà personali, sono ammissibili solo se previsti da una idonea normativa nazionale e non da un’ordinanza regionale”. L’ordinanza va quindi a scavalcare le disposizioni sui certificati verdi previste dal decreto “riaperture”, già contestate dall’autorità perché non abbastanza precise rispetto alla tutela delle libertà personali, e riconosce il pass come condizione necessaria all’accesso a servizi e mobilità, non previsti dal decreto.

Inoltre, ha proseguito il Garante, l’ordinanza introduce l’utilizzo di smart card come “sistema di rilascio di certificazione di avvenuta vaccinazione” senza specificare chi sia il titolare del trattamento dei dati, chi possa accedere e usare le informazioni, né chi sia adibito a controllarne la validità e l’autenticità. Andando così a violare i principi di base del Gdpr (Regolamento generale europeo per la protezione dei dati) in merito alla liceità, alla correttezza, alla trasparenza, alla privacy by design e by default (cioè rispetto alla protezione continua dei dati) sull’utilizzo dei dati personali delle cittadine e dei cittadini europei. L’Autorità ha quindi sottolineato come progetti sullo stampo di quello campano possano mettere a rischio l’interoperabilità del sistema di certificazioni nazionale ed europeo, introducendo sistemi di rilascio e verifica diversi da quelli già autorizzati, per poi rimarcare il suo divieto a iniziative locali di questo tipo.





[Fonte Wired.it]