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lunedì, Mag 24

Green pass, il governo vuole usare le app Immuni e Io



Da Wired.it :

Il ministro dell’Innovazione Colao annuncia che la versione digitale del certificato verde si potrà scaricare sulle app Immuni e Io

I primi layout di Immuni, la app per fare contact tracing in Italia (fonte: Bending Spoons/Ministero dell'Innovazione)
I primi layout di Immuni, la app per fare contact tracing in Italia (fonte: Bending Spoons/Ministero dell’Innovazione)

Il green pass italiano, per poter entrare nelle regioni in zona rossa o arancione, sarà disponibile sia tramite l’app per il contact tracing Immuni che su Io, l’applicazione per accedere ai servizi della pubblica amministrazione. Lo ha annunciato il ministro per l’Innovazione tecnologica Vittorio Colao in un dibattito con il direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, e il direttore del nuovo hub tecnologico del gruppo Gedi, Riccardo Luna. Secondo quanto anticipato dal ministro, il certificato non dovrà nemmeno essere scaricato: “Le persone riceveranno direttamente una notifica”, ha detto Colao, “sull’app Io” o su Immuni “con il codice Qr che conterrà tutte le informazioni necessarie” per verificare lo stato di salute rispetto al Covid-19 delle cittadine e dei cittadini italiani.

Il green pass spetterà a chi ha completato il ciclo di vaccinazione, a chi è guarito dal Covid-19 e a chi ha effettuato un test molecolare o rapido con esito negativo e sarà necessario anche per i minori fino ai 2 anni. La documentazione necessaria sarà quindi caricata direttamente dalla struttura sanitaria in cui è avvenuta la vaccinazione o dal Servizio sanitario regionale di competenza, nell’ospedale in cui è avvenuto il ricovero o dai medici curanti, dai laboratori o dalle farmacie in cui si è effettuato il tampone. Il lasciapassare durerà  2 mesi per la vaccinazione, 6 per la guarigione e 48 ore per il test. Inoltre i pass rilasciati da altri stati membri dell’Unione europea saranno riconosciuti come validi in Italia. Mentre quelli di uno stato terzo saranno accettati solo nel caso la vaccinazione sia riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale. Dunque i vaccini approvati dall’Agenzia europea del farmaco (Ema).

Oltre a garantire la libertà di movimento anche in zona rossa o arancione, con il green pass si potrà andare a fare visita agli anziani nelle case di riposo, partecipare a feste o eventi e viaggiare in Unione europea senza quarantene. “Si tratta della versione europea – ha aggiunto il ministro – che abbiamo già testato e e siamo contenti dei risultati, per metà giugno saremo pronti e il primo luglio partirà.

I dubbi del Garante

Resta ancora da capire come si esprimerà il Garante della privacy quando il governo presenterà questi pass. Il 22 aprile l’Autorità per la protezione dei dati personali aveva fermato il governo sull’introduzione dei certificati verdi. Secondo il Garante il decreto che ne annunciava l’entrata in vigore non andava a indicare chi fosse il titolare del trattamento dei dati “in violazione del principio di trasparenza, prevedeva un uso eccessivo dei dati” da esibire in caso di controllo“in violazione del principio di minimizzazione”, e non chiariva le tempistiche di conservazione dei dati, né le misure necessarie a garantirne integrità e riservatezza.

Sono critici anche esperti di sicurezza informatica sull’abbinata tra il green pass e l’app Immuni, sviluppata per il contact tracing, perché, come osserva Stefano Zanero, docente del Politecnico di Milano, è un controsenso inserire un documento nominativo in un’applicazione pensata per essere anonima.

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[Fonte Wired.it]