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venerdì, Nov 12

Green pass, quali sono le regole in Europa e nel mondo



Da Wired.it :

Il green pass in Europa e nel mondo praticamente non esiste”. È il ritornello che da settimane viene ripetuto in Italia da chi si dice contrario alla certificazione personale che attesta l’avvenuta vaccinazione, un tampone negativo nelle precedenti 48-72 ore o la guarigione da Covid-19 nei sei mesi precedenti. Qualche settimana fa il capogruppo di Fratelli alla Camera Francesco Lollobrigida ha denunciato in tv che l’obbligatorietà italiana è un unicum nel mondo. Lo stesso messaggio viene urlato alle tante manifestazioni di protesta contro la certificazione che stanno interessando le città italiane, mentre anche una parte della stampa nazionale ha diffuso questa teoria.

Il paragone con l’estero è insomma il punto su cui più si batte il chiodo per contestare il green pass “all’italiana”. La decisione del governo Draghi di renderlo obbligatorio per più o meno tutte le nostre attività quotidiane viene contestata alla luce di quello che fanno gli altri più che per lo strumento in sé. Eppure, facendo un passo oltre gli slogan e le urla si scopre che i paesi che hanno un approccio simile o uguale a quello italiano sono moltissimi. E, perdipiù, vanno aumentando settimana dopo settimana.

Green pass e obblighi vaccinali in Europa

Innanzitutto un breve recap. Come sottolinea il ministero della Salute italiano, la certificazione verde Covid-19, o green pass, consente di viaggiare e di accedere ai luoghi di lavoro, a scuola, all’università, alle strutture sanitarie e ai locali che offrono servizio di ristorazione. Permette, inoltre, di usufruire di alcuni servizi e partecipare a numerose attività culturali, ricreative e sportive. L’obbligo che ha suscitato più tensioni e malumori è quello che riguarda i luoghi di lavoro, entrato in vigore il 15 ottobre 2021 e che andrà avanti fino al 31 dicembre, mentre si sta già parlando di nuove proroghe. L’Italia è un caso isolato, continuano a ripetere in molti, eppure chi prima e chi dopo sono molti i paesi che hanno un sistema di fatto uguale al nostro.

In Francia il green pass è obbligatorio per accedere a tutti gli eventi culturali o ricreativi, tenuti al chiuso o all’aperto, nonché per accedere a musei, cinema, caffè, ristoranti, centri commerciali, ospedali, pensioni e per viaggiare a lunga distanza in aereo, in treno o in autobus. Per chi lavora in questi settori è necessario presentare il certificato ogni giorno, pena la sospensione. E questa situazione andrà avanti ancora per molto, visto che il parlamento ha appena esteso le misure così come sono fino a luglio 2022, oltre ad aver dichiarato non valido il green pass degli over 65 anni che non si faranno inoculare la terza dose.

In Germania la regola delle 3G prevede che solo chi è vaccinato, guarito dal Covid o con un test negativo può accedere a strutture al coperto, tra cui ospedali, case di cura, ristoranti e strutture di ristorazione, alberghi e alloggi turistici, eventi e attrazioni, attività sportive e strutture di cura personale come i parrucchieri. Negli ultimi giorni, vista l’impennata dei casi, si sta valutando l’idea di estendere questo sistema a tutto il mondo del lavoro, mentre l’organizzazione federale dello stato ha fatto sì che in alcune regioni come la Baviera si sia già deciso di introdurre l’obbligo della certificazione in ambito lavorativo dopo il superamento di una certa soglia di contagiati.



[Fonte Wired.it]