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giovedì, Set 26

Greta Thunberg, 5 nuove bufale sull’attivista svedese


Dalle accuse di essere un’attrice fino all’attivista “più pagata del mondo”, si arriva persino alle foto fake con George Soros o i terroristi dell’Isis. L’attivista svedese purtroppo ha scatenato la fantasia dei complottisti (e dei misogini)

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(foto: Kena Betancur/Getty Images)

Dopo l’accorato discorso dello scorso 23 settembre al summit Onu sul clima a New York, come era facile pronosticare Greta Thunberg è di nuovo finita al centro dell’attenzione mediatica, e allo stesso tempo è stata investita dall’ennesima ondata di disinformazione e bufale. Al di là dell’enorme dibattito generato dalla giovane attivista svedese – a tratti fin troppo politicizzato, o focalizzato sulla sua persona anziché sui temi di cui si fa portavoce – alcune notizie in circolazione online vanno ben oltre il territorio delle opinioni, e riportano oggettive falsità sul suo conto o contengono contributi multimediali fake.

Se già nei mesi scorsi qui su Wired avevamo raccolto e raccontato quasi una decina di bufale su Thunberg, incluse almeno un paio di forme di complottismo, ora il panorama delle false storie si è ulteriormente ampliato. E mentre le vecchie fake news continuano a rispuntare periodicamente, quelle nuove stanno avendo in questi giorni un picco di viralità, non solo in Europa ma anche Oltreoceano.

1. Greta Thunberg NON è l’attrice Estella Renee

Secondo una teoria che circola soprattutto su Twitter e su Facebook, Greta Thunberg non sarebbe altro che un personaggio stereotipato interpretato magistralmente da un’attrice australiana quindicenne il cui vero nome sarebbe Estella Renee. Insomma, una professionista del palcoscenico “specializzata in drammi shakesperiani”, “capace di piangere a comando” e di recitare “con perfetto accento svedese”. La prova sarebbe un fantomatico check-in in un hotel newyorkese (raccontato solo a parole), in cui gli adulti suoi accompagnatori avrebbero dovuto fornire alla reception i suoi veri documenti.

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Secondo la teoria-bufala, sarebbe lei a interpretare il ruolo di Greta Thunberg

Soltanto chi non conosce affatto Greta Thunberg e l’ha scoperta solo in questi giorni potrebbe credere a un simile cumulo di falsità. Della ragazza, ad esempio, conosciamo esattamente l’identità dei genitori (Svante Thunberg e la cantante lirica Malena Ernman), del nonno paterno Olof e della sorella Beata. E sono celebri le sue prime proteste davanti al parlamento svedese, che risalgono a oltre un anno fa. Per di più anche altre giovani attiviste sono state tacciate di essere personaggi teatrali interpretati dalla stessa Estella Renee, come ad esempio nel caso di Stella Brazer, che solo di recente è stata correttamente identificata grazie al fact-checking di Abc News. Dall’altra parte, i sostenitori della teoria complottista non hanno mai fornito alcuna prova concreta a supporto delle proprie affermazioni, se non alcuni screenshot decontestualizzati e a volte ritoccati (perché Thunberg e la vera Estella Renee non si somigliano affatto).

2. La vera Greta Thunberg NON non fa l’attrice di mestiere

Simile alla precedente come filone narrativo, ma diversa nelle argomentazioni, è la teoria secondo cui non ci sarebbe stato alcuno scambio di persona né impersonificazione, ma più semplicemente la stessa Greta Thunberg sarebbe un’attrice. A favorire la diffusione di questa notizia (che ha un piccolissimo fondo di verità, come vedremo) è stata proprio l’ultimo discorso pubblico a New York, in cui la ragazza è intervenuta in modo particolarmente appassionato, attirandosi per questo molti apprezzamenti e anche qualche critica.

Ma quali sarebbero le prove a sostegno? Greta Thunberg ha una propria pagina sul sito Imdb.com, e lì compare con il titolo di “attrice” per aver preso parte alla realizzazione di tre produzioni televisive. Queste informazioni sono corrette e confermate anche dall’autorevole Snopes.com, dunque in generale affermare che Thunberg abbia anche avuto ruoli cinematografici non è di per sé sbagliato.

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Tuttavia, com’è ovvio queste informazioni non possono far affermare che la ragazza in generale svolga il mestiere principale di attrice, né tantomeno che stia recitando nelle sue varie apparizioni pubbliche in cui parla di clima. Soprattutto perché, se si analizzano le informazioni in dettaglio, si scopre che quelle che potrebbero sembrare ruoli cinematografici da fiction sono in realtà occasioni in cui Thunberg ha prestato la propria voce o la propria immagine per trasmissioni televisive come documentari o inchieste sull’ambiente, in cui (come si suol dire) interpretava semplicemente se stessa. Ciò ha portato alla catalogazione della sua attività con il tag di attrice, senza però che questo voglia avere implicazioni sulla validità e sull’autenticità dei suoi interventi. Tanto per fare un ulteriore esempio, anche Donald Trump è un attore secondo Imdb.com.

3. Greta Thunberg NON si è fatta fotografare insieme a George Soros

Si tratta della versione rivisitata della vecchia storia dei manovratori di Greta, di cui avevamo già parlato qui su Wired. Stavolta però non si tratta di speculazioni astratte, ma di un banale fotomontaggio. Circola infatti sui social l’immagine di Thunberg in compagnia di Soros, quando invece l’originale è una foto in cui accanto alla giovane svedese si trova l’ex vice-presidente statunitense Al Gore. La foto autentica è stata scattata a dicembre dell’anno scorso e prontamente pubblicata sui profili social ufficiali. Le affermazioni su Soros che sarebbe “il nonno di Greta”, dunque, sono da classificare al confine tra la satira e la bufala.

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Il fotomontaggio di Thunberg con George Soros e l’originale con Al Gore

4. Greta Thunberg NON ha incontrato i terroristi dell’Isis

Altra immagine che incastrerebbe Thunberg, altra fake news in piena regola: è in circolazione da tempo una foto di una ragazza bionda in compagnia di un uomo e in un contesto che sembra essere una base dei terroristi dell’Isis. E in questi giorni l’immagine è stata descritta come la foto ricordo di un incontro tra Thunberg e un gruppo di terroristi.

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In realtà si tratta di una doppia bufala: come si può facilmente notare, la ragazza inquadrata non è affatto Greta Thunberg, e infatti da anni quella stessa immagine viene usata come prova dell’esistenza di un fenomeno di tutt’altro genere, quello delle spose-bambine. Pur trattandosi di un problema gravissimo e drammatico, in realtà anche in questa versione si tratta di un’immagine parzialmente decontestualizzata. Gli uomini inquadrati sono effettivamente militanti dell’Isis, ma la ragazzina in questo caso stava semplicemente partecipando a un concorso di recitazione, il cui video completo è pubblicato online e visibile qui. Il caso specifico è stato approfondito alcuni mesi fa da Snopes, ma tutta la storia non ha alcun legame con Greta Thunberg.

5. Greta Thunberg NON è l’attivista più pagata al mondo

L’infinita discussione sugli interessi economici dietro all’attivismo di Thunberg nei giorni scorsi ha avuto una svolta, da quando ha iniziato a circolare la copertina di un magazine statunitense (un certo People With Money) che avrebbe attribuito alla giovane svedese il titolo di “attivista più pagata al mondo” o “attivista nella top 10 mondiale per interessi economici”. Peccato però che il magazine in questione non esista affatto, e che la copertina sia un fotomontaggio creato dal sito satirico Media Mass, già autore in passato di molte altre copertine analoghe in cui di volta in volta la celebrità di turno veniva nominata “la più ricca del mondo”.

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Snopes ha raccolto oltre una quindicina di altre copertine simili, ma nonostante questo abbondare di evidenze c’è chi continua a viralizzare la storia, attraverso la ricondivisione della copertina o del link all’articolo satirico che lo stesso sito ha pubblicato. Non occorre certo lo Sherlock Holmes del debunking per accorgersi che si tratta di un contenuto di pura invenzione, dato che si citano tra i guadagni di Thunberg i profitti delle vendite di un proprio brand di vodka (“Pure Wonderthunberg – Sweden”), di profumi (“With Love from Greta”), di moda (“Greta Thunberg Seduction”) e per la ristorazione (“Fat Thunberg Burger”). Piuttosto, si potrebbe discutere se dalla satira si sia sfociati nella misoginia.

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