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martedì, Nov 07

Grok, come funziona il chatbot di Elon Musk



Da Wired.it :

Dopo ChatGpt, Bard e Claude è arrivato il turno di Grok, il nuovo chatbot lanciato da Elon Musk per i soli utenti premium di X. Si tratta del primo e ultimo prodotto realizzato da xAI, la startup per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale del patron di Tesla, SpaceX e Starlink, che a breve verrà fusa con X.

Il nome è un riferimento a Guida galattica per autostoppisti, di Douglas Adams, in cui to grok significa comprendere in modo approfondito e intuitivo. Tuttavia, stando a quanto detto finora da Musk, Grok sembra dotato di una personalità controversa. Musk ha infatti promesso che Grok sarà “basato”, termine del gergo di internet per definire chi ha il coraggio di esprimere opinioni scomode, e “amerà il sarcasmo”. Mentre la stessa xAI ha presentato il chatbot come programmato “per rispondere con ironia e per avere uno spirito ribelle, quindi non usatelo se odiate l’umorismo”.

Come funziona

Conoscendo il senso dell’umorismo di Musk, che notoriamente risponde con l’emoticon della cacca sorridente a chiunque non gli vada a genio e ha riabilitato i profili X di persone come Andrew Tate, l’ex kickboxer blastato platealmente da Greta Thunberg, è facile immaginare con che tipo di humor sia stato addestrato Grok. Per darci un assaggio, il miliardario sudafricano ha pubblicato su X lo screen di una risposta del chatbot in cui fornisce una ironica ricetta per produrre cocaina in casa.

Oltre ad aver ricevuto una personalità volutamente maleducata e capace di dare risposte inappropriate, la differenza più grande che separa Grok dagli altri chatbot a intelligenza artificiale è che ha accesso immediato e in tempo reale a tutti i contenuti della piattaforma X. Un potere che conferisce al sistema di intelligenza artificiale un enorme vantaggio rispetto agli altri modelli, addestrati in gran parte su vecchi archivi di dati raccolti su internet.

Lo sviluppo

Allo stesso tempo però, come riporta il Financial Times, è facile che questa caratteristica, unita al suo humor innato, portino Grok a fornire ancora più risposte false rispetto a quanto facciano altri sistemi simili. In più, nonostante le sue capacità dovrebbero metterlo allo stesso livello di ChatGpt 3.5, la stessa xAI ha ammesso di essere parecchio indietro rispetto a modelli addestrati con quantità significativamente maggiori di dati, come Gpt4.

In ogni caso, lo sviluppo di un chatbot in pochi mesi resta un grande successo per xAI e per Musk l’obiettivo resta quello di entrare in competizione con OpenAi. Grok, per ora, è ancora in versione beta e consultabile solo negli Stati Uniti da un piccolo numero di utenti. In ogni caso è possibile iscriversi alla lista d’attesa per i futuri sviluppi tramite il sito di xAI.





[Fonte Wired.it]