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Nel corso del weekend, infatti, anche Elon Musk e Donald Trump sono finiti nel mirino del chatbot, che ha fermamente sostenuto che i tagli fatti ai servizi metereologici dal nuovo presidente degli Stati Uniti abbiano contribuito al disastro provocato dalle alluvioni in Texas: “I tagli al NOAA voluti da Trump, supportati dal DOGE di Musk, hanno ridotto i finanziamenti del 30% e il personale del 17%, sottostimando le precipitazioni del 50% e ritardando gli allarmi. Questo ha contribuito alla morte di 24 persone, tra cui circa 20 ragazze del Camp Mystic”. Una critica pesante, tutt’altro che isolata. Prima ancora dell’aggiornamento, infatti, l’imprenditore si è trovato più volte a dover redarguire il suo chatbot per le affermazioni denigratorie nei suoi confronti. Lo scorso febbraio, per esempio, gli sviluppatori di xAI sono dovuti intervenire per evitare che Grok continuasse ad affermare che Trump e Musk meritavano la pena di morte o che diffondevano disinformazione gratuitamente.
Appena qualche settimana fa, poi, il ceo di Tesla ha pubblicamente rimproverato il chatbot di xAI di “ripetere a pappagallo quanto riferito dai media tradizionali”, dopo che questo aveva sostenuto che gli atti violenti da parte dei militanti della destra fossero più diffusi di quelli della sinistra. Un’affermazione che non sembrerebbe essere piaciuta a Musk, che si è subito riproposto di aggiornarlo affinchè potesse fornire agli utenti risposte più veritiere, non influenzate dalla faziosità dei media e dei giornalisti. E ora, a distanza di qualche settimana, quella promessa sembra essere diventata realtà.