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venerdì, Dic 13

Hanno messo dei visori 3D alle mantidi religiose


Le mantidi religiose hanno qualcosa da insegnarci sulla capacità visiva binoculare? Ecco la risposta di una studiosa dell’università di Newcastle, che ha trovato un modo molto innovativo di indagare sul tema

Quando di mezzo ci sono gli animali, gli esperimenti scientifici possono toccare nuove vette di creatività. C’è chi mette i ratti alla guida di piccole automobili (ve l’abbiamo già raccontato) e chi fa scoprire la realtà virtuale alle mucche (vi abbiamo raccontato anche questo); per non essere da meno, c’è anche chi fa indossare degli occhialini 3D alle mantidi religiose.

È tutto vero: succede da tempo all’università di Newcastle, dove i ricercatori studiano da anni la visione stereoscopica (la capacità di percepire distanza e profondità delle cose) di questo intrigante insetto, per capire come funziona rispetto a quella umana, e se può suggerire soluzioni in altri ambiti (la robotica ad esempio).

In questo video Jenny Read, docente di Vision Science all’istituto di neuroscienze dell’ateneo britannico, racconta a Matt Simon, giornalista di Wired Usa, come procede la ricerca. Solo negli anni Ottanta, spiega la ricercatrice, si è capito che questi insetti hanno un’abilità che appartiene all’uomo e altri grandi mammiferi. Read spiega che la ricerca indaga su diverse dinamiche, dalle risposte comportamentali a quelle elettrofisiologiche.

Molti di voi si staranno domandando, invece, come è possibile far indossare occhialini 3D agli insetti, posto che non hanno orecchie. Tranquilli, è presto detto: si utilizza una colla a base di elementi naturali che non fa male agli animali.

 

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