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mercoledì, Feb 16

Healthcare, Nina Capital vince la scommessa



Da Wired.it :

Alle imprese innovative dell’healthcare e delle life science il mondo chiede le risposte per i problemi esistenti ma anche per quelli che verranno: invecchiamento della popolazione, evoluzione dei trend delle patologie. E indubbiamente, la pandemia da Covid-19 ha costituito un evidente fattore di accelerazione in termini di domanda ma anche di offerta: ora più di prima è chiaro che l’innovazione in questi settori è vitale, per prevenire e fronteggiare gli choc, e gli avanzamenti tecnologici e scientifici impatteranno sulla capacità dei clinici di fare diagnosi e di personalizzare le cure.

Ancora più decisivi saranno quindi nei prossimi anni gli investimenti a supporto degli attori e dell’ecosistema dell’innovazione in questo segmento, in tutto il mondo. Anche i dati italiani rivelano che health & life science figurano tra i primi cinque ambiti per valore di investimento nel 2021, annata in cui, secondo i recentissimi dati dell’EY Venture Capital Barometer 2021, gli investimenti  in venture capital in Italia “hanno raggiunto e superato la soglia del miliardo di euro, toccando i 1.243 milioni di euro (+118% rispetto ai 569 milioni di euro del 2020) con circa 334 deal (rispetto ai 111 dell’anno precedente)”. Health & life science figurano al quinto posto (99 milioni di euro, ndr) preceduti da foodtech, fintech, energy, proptech: tutti assieme costituiscono circa il 75% della raccolta totale dell’anno.

Gli investimenti nel settore life science e digital health saranno anche al centro del dibattito nell’appuntamento 2022 di Wired Health, l’evento di Wired dedicato alle tecnologie per la salute. Come nelle precedenti edizioni, il tema dell’innovazione sarà affrontato dai protagonisti della trasformazione sul fronte health & life science e da chi lavora anche nell’ambito degli investimenti, supportando l’ambizione degli innovatori. Tra gli ospiti delle scorse edizioni figurava Nina Capital: la venture capital firm, che vede tra i fondatori Marta Gaia Zanchi, ha annunciato di aver superato, in soli quattro mesi, gli obiettivi di raccolta di finanziamenti nel secondo round lanciato nello scorso autunno. Il target era fissato a 40 milioni di euro. Forte quindi dei nuovi finanziamenti Nina Capital continuerà a investire in compagnie tecnologiche in ambito healthcare in Europa, Stati Uniti ed Israele, e a spingerle nelle fasi di avviamento o nei primi round di raccolta di capitali di rischio (serie A, ndr), come da annunci.

Momento positivo quindi per l’azienda che a due anni dal lancio, detiene un portafoglio di 23 compagnie tecnologiche early-stage: come spiegato da Marta Gaia Zanchi, fondatrice e managing partner di Nina Capital, il portafoglio iniziale “parla bene della nostra convinzione nella tecnologia sanitaria e nella capacità di reperire, ”seminare” e supportare i fondatori a livello internazionale”. La discussione dello stato dell’arte sui finanziamenti di venture capital in ambito health & life science, in Italia e a livello globale, continuerà nel corso della nuova edizione di Wired Health, in programma a Milano il 15 marzo 2022.



[Fonte Wired.it]