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mercoledì, Dic 01

Hiv, l’emergenza Covid-19 ha messo in ombra la lotta all’Aids



Da Wired.it :

La storia della lotta all’Hiv è costellata di up & down. Periodi di buio e speranza, scrive in occasione del World Aids Day su Nature Anthony Fauci degli Us National Institute of Allergy and Infectious Diseases at the National Institutes of Health di Bethesda, che all’Hiv ha dedicato gran parte del suo lavoro. E l’arrivo della pandemia da Covid-19 sembra essere un nuovo periodo buio nella lotta all’Hiv, che rischia di rallentare gli enormi progressi compiuti nel campo negli ultimi decenni. Eppure, continua Fauci, proprio questi, potrebbero essere d’insegnamento anche nella lotta al coronavirus. E aiutare a combattere l’una e l’altra epidemia.

I ritardi nella lotta all’Hiv

Che questo rischi di essere un periodo buio nella lotta all’Hiv lo scrivono chiaramente alcuni esperti impegnati sul campo in Sudafrica, sempre sulla rivista Nature. Riferendosi per lo più (ma non solo) ai dati che arrivano dal loro paese, ricordano come le infezioni da coronavirus aumentino il rischio di morte nelle persone con Hiv, soprattutto nei casi in cui l’infezione non sia sotto controllo. 

Ma non solo: alcuni report suggeriscono che il coronavirus tenda a rimanere più a lungo nelle persone sieropositive, con il rischio che questa permanenza prolungata, con più possibilità dunque di replicazione virale, aiuti anche l’emergere di nuove varianti. È questa una delle ipotesi avanzate per spiegare la comparsa della variante omicron

E ancora: nel corso della pandemia sono diminuiti gli screening per Hiv, è sceso l’accesso ai trattamenti per evitare la trasmissione dell’infezione da madre a figlio e sono diminuite anche le pratiche di circoncisione che aiutano a diminuire la diffusione del virus. Tutto questo mentre lì, nelle zone più colpite dall’Hiv, i sistemi sanitari erano alle prese con le difficoltà sperimentate anche nei ricchi paesi occidentali. Il risultato è che oggi, scrivono Nokukhanya Msomi, Richard Lessells, Koleka Mlisana e Tulio de Oliveira, l’Africa sub-sahariana si trova in una condizione estremamente vulnerabile, tanto per l’Hiv che per il Covid-19, che rischia di ripercuotersi a livello globale.

La lotta all’Hiv e al Covid-19 in Africa

In Africa vivono oggi due terzi delle persone con infezione da Hiv (25 milioni dei quasi 38 mondiali) un terzo dei quali, circa 8 milioni, sono ancora senza adeguata terapia. Qui, sul fronte Covid-19, le vaccinazioni proseguono a rilento: solo l’11% della popolazione africana ha ricevuto almeno una dose di vaccino, rispetto a più del 50% della media a livello globale (dati: ourworldindata, aggiornati al 30 novembre). 



[Fonte Wired.it]