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lunedì, Nov 09

Huawei X Gentle Monster II, la nostra prova degli occhiali smart



Da Wired.it :

Abbiamo provato la seconda generazione di occhiali intelligenti prodotti da Huawei per Gentle Monster. Per telefonare e ascoltare musica direttamente dalle aste

X Gentle Monster II, la seconda generazione di occhiali smart Huawei, arriva in un’interessante gamma con quattro diverse soluzioni. E con nuove funzionalità rispetto al modello lanciato lo scorso anno.

Dopo avere provato la prima versione (la trovate recensita qui), abbiamo testato quest’anno il modello Smart Myma (329 euro). Si tratta di uno dei quattro stili disponibili: due con montatura grossa, adatta alle lenti da sole (di cui fanno parte gli Smart Myma) con lenti oscuranti già montate e due con un disegno più sottile che si sposa con le lenti da vista. Sia i modelli da sole sia quelli da vista presentano normali lenti standard di vetro, quindi si raccomanda di sostituirle con eventuali lenti ottiche prescritte da personale medico specializzato (dato che Huawei non fornisce servizi di optometria).

Partiamo dalla custodia, con doppia cerniera e un design elegante che ammortizza bene in caso di eventuali cadute e colpi. Non è solo una custodia protettiva ma funziona anche da caricabatterie wireless per gli smart glasses. Basta attaccare il cavetto in dotazione al retro della custodia, riporre gli occhiali all’interno e la carica si attiverà automaticamente. La ricarica è ottimizzata grazie alla tecnologia di rapid recharge wireless nfc. Una ricarica completa equivale a circa cinque ore di riproduzione audio (con volume impostato al 60% circa). Oltre alla custodia in ecopelle, gli Huawei X Gentle Monster arrivano anche con incluso un cavetto, il libretto di garanzia, le informazioni di sicurezza e un panno per pulire le lenti.

Per abbinare gli occhiali a uno smartphone, basta appoggiarli all’interno della custodia, premere il pulsante funzione sul retro della stessa per circa 3-6 secondi fino a quando entrambe le spie (quella sulla custodia e quella al centro della montatura degli occhiali, sopra al nasello) non lampeggeranno emettendo una luce bianca. A questo punto attivate il bluetooth nel dispositivo mobile, cercate il nome degli occhiali (verrà fuori Eyewear II) et voilà: attivate la connessione.

A differenza della prima generazione, gli occhiali Huawei X Gentle Monster II non fanno più distinzioni di sistema operativo: sia con iOS sia con Android, tutte le funzioni sono abilitate, permettendo a chiunque un’esperienza totale con questo wearable smart nonché una gestione diretta tramite tocchi e sfiori sulle aste.

Si controlla tutto con semplici tap e passate di polpastrello: scorrendo il dito, si salta una traccia o si regola il volume; con un doppio tocco sull’asta destra, si avvia o si mette in pausa la riproduzione musicale, mentre su quella di sinistra si attiva l’assistente vocale. Per quanto riguarda quest’ultimo, la funzione smart interaction è stata recentemente aggiornata per facilitare l’interazione e permettere un accesso più rapido alle informazioni. Infine, per le chiamate l’asta da toccare è indifferente: basta fare double tap su una delle due e si risponderà/concluderà una telefonata.

C’è pure il pizzicotto come gesto riconosciuto: pizzicando l’asticella a sinistra, si attiva la modalità “pairing” con cui si può associare agli occhiali un altro dispositivo (ma bisogna scaricare l’app AI Life in versione 11.0.3 o successiva). Non manca nemmeno la funzione di controllo della riproduzione intelligente: appena togliete gli occhiali, la musica si stopperà automaticamente, rimanendo in pausa e riprendendo la riproduzione se li indosserete entro tre minuti.

Sul piano connettività bluetooth, gli Huawei X Gentle Monster Eyewear II sono mostruosi di nome e di fatto: supportano il bluetooth 5.2 e dunque si connettono al dispositivo associato praticamente all’istante, nel momento esatto in cui li indossate.

Ma passiamo ora alla cosa più mostruosa: la qualità del suono.
Sentire un audio così pulito e pieno solo indossando un paio di occhiali è raro però qui va fatta una distinzione a livello di dispositivi: il top di qualità audio lo avrete con uno smartphone Huawei perché solo con questo è disponibile la tecnologia a canale prioritario (funziona con Huawei Mate 20, Huawei Mate 20 Pro, dispositivi della serie Huawei Mate 30, Huawei Mate RS, Huawei Mate Xs e dispositivi della serie Huawei P30 e Huawei P40).

Non che con gli altri smartphone non si parli di un suono notevole, anzi: con qualsiasi smartphone ne uscirà un’esperienza d’ascolto che appagherà non solo i geek ma anche gli intenditori di musica, questo grazie alla modalità stereo ad alta definizione. L’altoparlante dal design semiaperto garantisce un suono caratterizzato da una qualità e una nitidezza impensabili fino a qualche anno fa. Un ampio diaframma da 128 mm² rende l’ascolto molto soddisfacente, non solo di musica ma anche per le chiamate. In ambienti abbastanza silenziosi, la qualità di voce e di musica riprodotta è elevata; se in sottofondo ci sono parecchi rumori, gli occhiali attiveranno in automatico la funzione di soppressione del rumore per ottimizzare l’ascolto.

Il nuovo sistema acustico riesce a ridurre la dispersione del suono di massimo 12 db ma tutto dipende dal livello dei rumori ambientali e dalla regolazione del volume del dispositivo. Indubbiamente, però, la dispersione della voce è ridotta al minimo (questo grazie alla tecnologia a onde sonore inverse).

Per quanto riguarda la privacy, le orecchie indiscrete non riescono a percepire né la chiacchierata con l’amante né l’ascolto di boyband imbarazzanti, quindi anche da questo punto di vista gli Huawei X Gentle Monster II sono ok. Però se la vostra fidanzata dovesse scoprire dell’amante (o della boyband) e telefonarvi farcendo la conversazione di insulti gridati con abbastanza decibel, beh… in quel caso non c’è privacy che tenga. Abbiamo testato chiamate in cui dall’altro capo del telefono sono state pronunciate frasi a voce molto alta, urlando insomma, ed effettivamente in una stanza silenziosa si sentono.

Indubbia però è la qualità della tecnologia dell’altoparlante semiaperto su ciascun lato delle astine, per trasmettere il suono direttamente verso il canale auricolare limitando al massimo la dispersione sonora. I doppi microfoni installati sulle astine permettono una riduzione del rumore del fascio lineare, riducendo pure le interferenze ambientali. Gli occhiali sono dotati anche di tecnologia del volume adattivo e regolano quindi automaticamente il livello, abbassandolo oppure alzandolo in base all’ambiente sonoro circostante.

A livello di vestibilità, il modello Smart Myma ha lenti molto grosse ma è caratterizzato da una leggerezza impressionante: le aste molto sottili sono realizzate in plastic titanium e pesano davvero pochissimo, come in generale l’intera montatura. Potete indossarli anche tutto il giorno e non ve ne accorgerete quasi. Eppure all’interno c’è un bel po’ po’ di roba: dal sensore tocco a quello del pizzico, dal diaframma al sensore di scorrimento, dentro al telaio si annida parecchia tecnologia. Rispetto agli “antenati”, questi occhiali smart Huawei X Gentle Monster II sono più leggeri, quasi impercettibili da portare sul naso (con le lenti standard in dotazione, s’intende).

I cardini elastici delle aste in lega di titanio le rendono particolarmente resistenti all’usura e la possibilità di personalizzare il design ad arco delle aste ergonomiche permette di ottenere un’aderenza perfetta, riducendo anche la pressione su naso e orecchie. La curvatura dell’auricolare è stata leggermente aumentata rispetto alla prima generazione (da 12 gradi a 20) e la differenza a livello di comfort si sente.

Ultima cosa, per l’utilizzo di questi smart glasses non diventa più necessaria l’app dedicata perché basta il collegamento bluetooth e si potrà gestire tutto tramite i tocchi sulle aste degli occhiali. Abbiamo provato comunque a scaricarla ma per ora abbiamo notato problemi a livello di lingua, nel senso che molte informazioni non sono state correttamente tradotte. L’app è comunque in fase di aggiornamento.

Interessante è la funzione per cui, se l’utente non utilizza gli occhiali da un po’ di tempo e poi li indossa nuovamente, sullo schermo dello smartphone appare una finestra di controllo per permettere di verificare il livello di batteria. Toccando il pop-up, lo user potrà accedere rapidamente alle impostazioni del dispositivo per maggiori dettagli. Dulcis in fundo, gli smart glasses ogni giorno salutano l’utente al primo utilizzo nell’arco delle 24 ore.

 

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[Fonte Wired.it]