Alcuni utenti di Reddit riferiscono di aver avuto paura a imbarcarsi in questo processo, apportando i drastici cambiamenti necessari a rendere il proprio stile di vita più conforme alla loro presunta reale personalità. Altri affermano di aver superato il limite nel tentativo di vivere in piena armonia con i precetti dello human design e con quelle che Day descrive come “forze non autocondizionanti“. Queste si manifestano quando una persona non è in linea con il suo progetto e possono includere frustrazione, rabbia, amarezza o delusione. Le misure radicali adottate da alcuni seguaci per ritrovare l’armonia comprendono il trasferimento in aree remote dove vivere in isolamento. In un video su Instagram, un sostenitore dello human design promuove il consumo di “cibi mono-ingrediente” per vivere all’insegna del proprio “progetto”.
Erin Claire Jones, coach di human design con 172.000 follower su Instagram, afferma che la precisione delle valutazioni è parte del fascino. “Ho visto le persone più scettiche innamorarsene perché è pratico e al contempo specifico”, dice, notando che la recente ascesa dello human design riflette un crescente desiderio collettivo di “conoscere sé stessi”. Negli ultimi dieci anni Jones ha venduto 43.000 guide personalizzate al prezzo di 95 dollari l’una (circa 82 euro), ha organizzato sessioni con quattromila persone e ne ha addestrate altre 1.500 a fare letture, per poi pubblicare quest’anno il libro How Do You Choose?, edito da Harper Collins. “Lo human design è molto più “meccanico” dell’astrologia” spiega Jones, che dice di essere in grado di indovinare la personalità di una persona a una festa semplicemente osservandola (pur ammettendo di non azzeccarci sempre).
La coach, che ha riflessi biondi e zigomi ben definiti, dice di aver lavorato con una serie di startup e amministratori delegati di piccole aziende per migliorare il lavoro di squadra e aumentare la produttività. Aiuta le persone ad applicare lo human design all’interno della famiglia per favorire relazioni più armoniose, una pratica che adotta in prima persona. “Le mie figlie hanno un profilo completamente diverso dal mio. Anche mio marito”, racconta, aggiungendo che, come molti coach, lei è un Proiettore. “È stato molto utile poter ammettere: ‘Non mi aspetto che nessuna delle mie figlie sia come me’“.
Le origini della tendenza
Lo human design è nato nel 1987 quando Robert Krakower – un ex pubblicitario canadese hippie che si dice fosse appassionato di ketamina e viveva in una casita fatiscente a Ibiza – affermò di aver avuto un intenso incontro trascendentale di otto giorni con “La Voce”. Le circostanze di quest’illuminazione mistica, durante la quale Krakower ricevette “una quantità impressionante di dati scientifici e simbolici sulla struttura meccanica dell’universo”, farebbero impallidire Mosè e il roveto ardente. Ai tempi, Krakower lavorava part-time in una scuola locale; durante una passeggiata, il suo cane fiutò qualcosa e si avvicinò a una casa abbandonata, notando una luce sotto la porta. A quel punto, l’uomo gridò in direzione della porta “C’è qualcuno?“, come ha ricordato durante una conferenza in Germania. Una volta entrato, Krakower, fumatore accanito, ha detto di aver sentito una voce che attribuisce a “una donna di 155 anni che fumava sigari“.
