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martedì, Nov 19

I 10 cellulari vintage che vorremmo resuscitati dopo Razr


Da Motorola DynaTac a Nokia N95, una decina di telefonini che hanno scritto la storia e che meriterebbero una nuova versione

Di recente si sono visti diversi modelli che riportano in vita best-seller del passato, come Nokia 3310 oppure il banana-phone Nokia 8810. Ancora meglio, Motorola ha deciso di fare una versione ultramoderna con schermo pieghevole del mitico Razr. E Htc vuole proporre un’edizione riveduta e corretta del suo One del 2014. Quali sono gli altri telefonini storici che vedremmo bene di nuovi sugli scaffali, naturalmente riveduti e aggiornati? Ne abbiamo scelti dieci, in ordine cronologico di debutto commerciale, e nella gallery potete vedere tutte le foto.

Motorola DynaTAC

Partiamo dal 1984 con uno dei telefonini che ha scritto la storia ovvero Motorola DynaTAC 8000X che faceva capolino 35 anni fa con un prezzo di quasi 4000 dollari, paragonabili a circa 9000 euro attuali. Batteria da 10 ore in standby e 30 minuti di chiamata, accostandolo alla guancia andava a superare abbondantemente in lunghezza il volto.

Per i nostalgici più hipster sarebbe una vera manna, magari con identica scocca (e antennone) e la possibilità concreta di disintossicarsi da social, mail e instant messaging.

Nokia 9000 Communicator

Al CeBit 1996 debuttava il leggendario Nokia 9000 Communicator (foto in testa Wikimedia @OldmobilCC BY-SA 3.0, nella versione 9110) che si può considerare uno dei primissimi veri e propri smartphone con capacità di collegarsi in rete, apertura a scrigno per rivelare tastiera completa e schermo, ben 8 mb di memoria e potente processore. Sarebbe di grande effetto con un hardware moderno in abbinamento alla qwerty fisica che di sicuro piacerà a chi deve scrivere tanto testo.

Nokia Ngage

Sarà anche passato alla storia più per il suo fallimento commerciale, ma pochi modelli hanno osato così tanto come Nokia N-Gage. Ufficializzato nel 2002 e uscito l’anno dopo, cercava di mettersi a confronto con le console portatili, Game Boy in testa. Ne è uscito sconfitto, ma ripensarlo con un design simile impreziosito da uno schermo (touch) più grande e tasti fisici piazzati ad hoc potrebbe essere molto interessante.

Motorola Aura

Motorola Aura
(Foto: Motorola)

Cugino del Razr, Motorola V70 (2003) non ha raggiunto numeri esagerati di vendita, ma è rimasto nel cuore degli appassionati per la cover della tastiera che poteva ruotare di 180 gradi attorno allo schermo. La sua versione Motorola Aura uscita poco dopo – e dal prezzo oltre i 1000 euro – aveva avuto più successo e potrebbe essere riproposto come cellulare low-cost dal design vintage irresistibile.

Nokia N95

Una vera pietra miliare nella storia del marchio finlandese, Nokia N95 debuttava nel 2006 con una scheda tecnica per l’epoca davvero sorprendente con fotocamera da 5 megapixel, schermo da 2,6 pollici, gps, wi-fi, connessione cellulare, memoria da 160 mb e 64 mb di ram. Ma niente touchscreen, che potrebbe essere proposto nel 2019 assieme a un hardware di medio range e la stessa apertura scorrevole a doppia corsa.

iPhone 2G

2008: iPhone
(Foto: Apple)

Nel gennaio 2017 debuttava il primo iPhone con tutti i dettami posti da Steve Jobs come lo schermo da 3,5 pollici touchscreen capacitivo, connessione 2g e memoria da ben 16 gb. Siamo nella fantascienza, ma quanto sarebbe affascinante se Apple presentasse una versione speciale in omaggio al primo melafonino nell’estetica e nella semplicità (odierna) della scheda tecnica?

Nokia N93

Evoluzione dell’apprezzato Nokia N90, Nokia N93 faceva il proprio debutto nel 2007 con l’aertura a conchiglia con lo schermo che poteva ruotare per posizionare il corpo centrale “a pistola” per una pratica impugnatura in ripresa. La fotocamera contava su un sensore da 3,2 megapixel e uno zoom ottico (sì, ottico) da 3,2x. Potrebbe ritornare, sostituendo la tastiera fisica con un altro touchscreen e mantenendo la medesima form-factor cara ai videomaker.

 

Sony Xperia X1

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(Foto: Sony)

Prodotto da Htc, Sony Xperia X1 (2008) era un eccellente (per l’epoca) smartphone con schermo touch da 3 pollici e tastiera fisica che si liberava con una slitta leggermente curvata. Era mosso dal sistema operativo Windows Mobile e contava anche su una buona fotocamera. Anche in questo caso si potrebbe montare un secondo schermo touch al posto della qwerty e equipaggiarlo con hardware al top.

Htc Dream

Il primo smartphone Android ad affacciarsi sui mercati è stato Htc Dream del 2009 con una tastiera fisica nascosta dallo schermo scorrevole. Sarebbe stato bello vederlo quest’anno in occasione del decennale dal lancio, se mai verrà ripresentato si spera avrà nuovamente una tastiera fisica.

Samsung Blue Earth

Samsung-Blue-Earth
(Foto: Samsung)

Infine, un progetto che, purtroppo, ha trovato poco terreno fertile come quello di Samsung Blue Earth alias Samsung S7550 o Samsung GT-S7550 con scocca di plastica riciclata e pannello solare sul retro che ricaricava in un’ora quanto bastava per una telefonata di 10 minuti. Potrebbe uscire nuovamente, con una scheda tecnica migliorata ma non esagerata e un pannello più moderno e efficiente.

 

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