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sabato, Nov 02

I 10 luoghi più spaventosi raccontati da cinema e tv


Palazzi, case ma anche spiagge, cittadine e tutti quei posti che il cinema ha trasformato in luoghi dove dimora la paura

Ci sono i film di paura in cui la minaccia è incarnata da una persona o un essere e ci sono quelli in cui è un luogo a convogliare il maligno ed essere denso di elementi spaventosi. Sono i posti scappando dai quali si risolve il problema, ma che in realtà attirano e mangiano le persone.

Stephen King è uno dei più grandi teorici della geografia della paura, nelle sue storie sono spesso i luoghi, le città e le piccole comunità a contenere le minacce, a essere intrisi di male. Doctor Sleep, uscito questa settimana in sala, riprende forse il luogo più famoso della letteratura di King e anche il più spaventoso mai creato al cinema, cioè l’Overlook Hotel di Shining, denso di fantasmi di ospiti che si cibano dei guardiani e delle loro famiglie, un coacervo di presenze e apparizioni.

Lo spunto è perfetto per rivisitare le 10 location più terrificanti create al cinema. Siano i palazzi, siano le città, siano i punti di attrazione sono tutti i posti entrati nell’immaginario e ormai legati all’orrore.

10. La casa di Misery non deve morire

Il film di Rob Reiner (sempre tratto da King) fa un lavoro fantastico nel creare una precisa mappa della casa in cui è prigioniero lo scrittore. I corridoi, le suppellettili, l’arredamento, i passaggi in cui scappare e gli ornamenti sui comodini fanno tutti parte dell’inquietante medietà della sua padrona, un mostro folle con i ricami di pizzo. Hanno una personalità invidiabile e subito riconoscibile.

9. La città di Silent Hill

Uno degli horror (e dei videogiochi) che meglio hanno saputo creare da zero un immaginario di paura, borderline con l’inferno stesso, popolato di creature il cui character design è effettivamente terrorizzante ma anche denso di un tasso autonomo di inquietudine. L’atmosfera piena di cenere, le costruzioni diroccate e quella colorazione funerea sono perfette.

8. La magione di Changeling

Nonostante non sia famosissimo in Changeling è un horror britannico cardinale, tutto ambientato in una grande magione infestata da un bambino morto lì anni prima. E proprio la precisa creazione di una casa che presti il fianco sia a un classico film di presenze, ma anche a qualcosa di più, è il suo segreto.

7. La casa di Hill House

La serie tv di Mike Flanagan ha lavorato su una casa, sulle sue stanze nelle quali si passa da un momento all’altro della storia delle vite dei personaggi, nelle sue scale a chiocciola o regolari, nei suoi primi e secondi piani. Una maniera di rivedere completamente lo stendersi di un racconto seriale attraverso l’architettura di interni.

6. La scuola di danza di Suspiria

È un prodotto della follia di Luciano Tovoli (direttore della fotografia) e Dario Argento che gli è andato appresso, un delirio di colori e luci sparate che sembrano rivedere tutte le esagerazioni di Fellini in chiave horror e poi sperimentare anche di più. Mai l’uso del colore così forte, sparato e fluo aveva servito l’orrore, mai una casa era stata così forzata nella sua architettura per diventare un luogo al tempo stesso stravagante e inquietante.

5. L’astronave di Alien

Una delle molte idee azzeccate del film di Ridley Scott fu di creare da zero gli interni dell’astronave e di immaginarli come un prodotto di design, come fossero anch’essi una creatura. La nave è fatta per avere le forme di organi femminili, cordoni, cunicoli, camere più ampie come ventri materni. È un luogo buio con luci che cambiano sempre dall’effetto stroboscopico in cui questa creatura mostruosa si sta formando distruggendo ogni altra forma di vita.

4. Il bosco di The Blair Witch Project

Un bosco spoglio in autunno è stato raramente una location da horror, erano solitamente i boschi densi delle streghe o quelli della brughiera inglese, invece questo luogo sciatto ed ordinario diventa in questo found footage il terreno di caccia inedito di una strega che non si vede mai.

3. Le acque dello Squalo

Più che il mare aperto in cui i tre cowboys isolani danno la caccia allo squalo, sono le acque vicino alla riva di Amity Island un luogo che ha cambiato per sempre, nella testa degli spettatori, il piacere del bagno. Se abbiamo paura del mare, come luogo balneare, è perché Lo squalo ha preso quelle immagini e quei posti e li ha resi un luogo di paura.

2. La villa di Psyco

Diroccata, gotica non in senso stretto e architettonico ma come feeling, è rovinata, vecchia come vecchia è la persona che la abita. La grande casa di Norman Bates e sua madre è un posto di omicidi e animali impagliati, un luogo in cui qualcuno di pericoloso abita e uccide di notte. Quella fotografia in bianco e nero e quel motel da autostrada sembrano nel film di Hitchcock il castello di un vampiro.

1. Il Dakota Building di Rosemary’s Baby

È il vero palazzo che affaccia su Central Park, zona ricca e costosissima di New York, davanti al quale è stato ucciso John Lennon ma nel quale, decenni prima, era ambientata la storia di satanismo della porta accanto di Roman Polanski. Gli appartamenti, la loro costruzione, le adiacenze con i vicini e poi gli ascensori, gli androni e tutto quello che compone quel palazzo sono importantissimi nel film, sono luoghi sfruttati che lo spettatore impara a conoscere e temere fino al clamoroso viaggio finale nella casa dei vicini.

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