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sabato, Set 28

I 10 migliori film sull’esplorazione spaziale


Viaggi attraverso l’ignoto, fino alla Luna, fino a Marte, a Giove o ancora oltre. Quando raccontiamo la conquista dello spazio è sempre un thriller

Dello spazio l’esplorazione ci è sempre interessata poco. Ci interessavano gli alieni che venivano da noi, le guerre del futuro, le società su altri pianeti ma l’atto di intraprendere un’esplorazione e quello che possa accadere è sempre stato un soggetto poco praticato dal cinema. E questo anche se, paradossalmente, è il tema del primo film della storia del cinema (Il viaggio sulla Luna di Melies) ma in realtà nel corso dei decenni è stato sempre un aspetto marginale. Solo recentemente è tornato prepotentemente alla ribalta.

Questa settimana esce in Italia Ad Astra, uno dei film più originali (ma anche purtroppo non completamente riusciti) sull’esplorazione spaziale, in cui Brad Pitt è chiamato ad andare a recuperare suo padre (Tommy Lee Jones) ai confini dell’universo conosciuto, alla deriva con una missione partita decenni prima proprio per saperne di più sui confini del conosciuto. Quel che troverà, come lo troverà e cosa sia accaduto al padre, è proprio ciò che raramente viene raccontato. O almeno è un punto di vista che solitamente non siamo soliti adottare.

Raramente pessimisti i film di esplorazione sono storie di viaggi verso la Luna o di tentativi spingersi oltre il noto, storie di fantasia sulla conquista di altri pianeti o sulle difficoltà di vivere nello spazio. I migliori anche quando sono di fantasia sollevano questioni reali, parlano di noi in un ambiente che non è il nostro, di pazzia e lucidità, di tensione e vicinanza alla morte.

10. Una donna sulla Luna (1929)

In pieno clima di ascesa nazista Fritz Lang, reduce da Metropolis, tenta la strada ambiziosa del film sullo spazio che sia realistico e davvero predittivo. C’è moltissimo di sbagliato che all’epoca non si sapeva essere sbagliato (come l’ossigeno sulla Luna) e un senso generale di sfasato. Tuttavia l’idea di esplorare è un modo per mettere in scena la società dell’epoca in un contesto cambiato ma con le dinamiche che davvero erano in piedi nella Germania del 1929.

9. 2010 – L’anno del contatto (1984)

A metà tra le atmosfere di Alien e la scrittura da 2001: Odissea nello spazio (ne è il sequel scritto tratto da Arthur C. Clarke), pur non potendo reggere il confronto con il film di Kubrick, quello di Peter Hyams ha un incredibile modo di rendere il senso di tensione avventurosa insito nello spingersi oltre il conosciuto.

8. Apollo 13 (1995)

Ron Howard impiega tutto il suo stile classico per girare in maniera classica hollywoodiana la storia della spedizione che non ha portato alla Luna. Nonostante sia una storia di esplorazione fallita dice molto su cosa richieda, quali siano i rischi e quali i meccanismi dell’esplorazione spaziale.

7. Punto di non ritorno (1997)

Non c’è niente di realistico nel film di Paul WS Anderson, tuttavia l’idea che ai confini dello spazio ci sia la paura, ciò che temiamo di più, i nostri incubi e l’incrocio tra il metafisico e lo spirituale, è il succo della tensione che esiste nell’esplorazione, la metafora migliore possibile di affrontare l’ignoto. Il rovescio della medaglia di 2001: Odissea nello spazio.

6. Europa Report (2013)

La prima missione a viaggiare verso Europa, una delle lune di Giove, ha un problema tecnico e l’astronave rimane isolata, impossibilitata a comunicare con la Terra. La particolarità del film tuttavia non è tanto di essere il classico thriller in uno spazio chiuso, ma di essere girato tutto con lo stile found footage per restituire il più possibile la veridicità della vita spaziale.

5. Sopravvissuto (2015)

Maniacalmente nerd nei dettagli e nella scienza, è il film che meglio di tutti mette in scena la lotta dell’essere umano assieme alla natura e alle sue leggi, contro la morte. Dimenticato per errore su Marte il protagonista deve sopravvivere in un luogo privo d’acqua fino a che non riescono a tornare i soccorsi, ci vorrà un trionfo di mentalità scientifica e trovate ingegneristiche.

4. Interstellar (2014)

Come ogni film di Christopher Nolan anche questo punta ad essere il titolo definitivo del proprio genere, a rappresentare meglio di tutti quel contrasto che esiste tra noi e il nostro pianeta e che ci potrebbe portare ad abbandonarlo. Scritto con la collaborazione di un vero fisico per essere il più possibile legato alla vera scienza e alle sue probabili previsioni, è un film fantastico con i piedi per Terra in cui è sempre chiaro cosa sia vero e cosa invece possa esserlo.

3. Solaris (1972)

Nello spazio non troveremo altro che noi stessi. Con scarso riguardo per la scienza in sé e una grandissima fascinazione per gli ambienti ignoti e misteriosi Tarkovsky fa del suo anti-2001: Odissea nello spazio, un film in cui l’esplorazione spaziale sfocia nel confine tra vero e falso, tra desideri individuali, sogni, memorie e realtà. Il mare di Solaris, quando sì è sufficientemente vicini fa materializzare sogni e desideri degli astronauti che impazziscono in uno stato di totale confusione. A partire da questo il viaggio di Solaris è di mostruosa vertigine sentimentale e incredibile profondità.

2. 2001: Odissea nello spazio (1969)

Il trionfo del cinema di spazio è un’ode all’umanità, in lotta con i computer, mentre si muove verso i confini della fisica. Risvegliati da un monolite lasciato chissà dove partiamo verso il luogo dal quale arrivano ad esso delle trasmissioni, cioè Giove. Lì il viaggio passa da essere uno nel mondo fisico ad uno nel mondo metafisico fino alla totale rigenerazione e un nuovo inizio. La metafora delle metafore del viaggio umano.

1. Uomini veri (1983)

Il film su cui si basano tutti gli altri film sull’esplorazione. Benché non ci sia nemmeno una immagine dello spazio, questa storia dei primi esperimenti della NASA che hanno in seguito portato alla possibilità di viaggiare nello spazio ha una caratura incredibile e la solidità trascinante del cinema americano al suo meglio. Uomini che hanno guardato in faccia la morte, sono morti o hanno rischiato di morire solo per spingere avanti la conoscenza, l’esplorazione e le possibilità umane, consci di essere in prima linea in un campo pericolosissimo.

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