Seleziona una pagina
sabato, Lug 11

I 10 migliori mercenari del cinema



Da Wired.it :

Qui c’è il fior fiore dei soldati a pagamento che nascondono poi un cuore d’oro (più o meno). L’ultimo in ordine di tempo è una lei, Charlize Theron in The Old Guard, su Netflix dal 10 luglio

Se l’eroe combatte per degli ideali, il mercenario combatte per soldi. Il che lo rende un antieroe, perché sta dalla parte dei buoni ma non lo fa per le ragioni dei buoni, almeno inizialmente. La storia dei mercenari al cinema è quella di figure che si redimono alla fine trasformando un’impresa economica in una sentimentale, raramente rimangono tali fino all’ultimo. Eppure, proprio in questa maniera i mercenari sono stati la porta d’ingresso per queste figure più ombrose e meno chiare dei soliti eroi, gli unici autorizzati a far finta di fregarsene di tutto.

Questa settimana The Old Guard, su Netflix, riprende i mercenari dell’omonimo fumetto per un film che vorrebbe lanciare un franchise con al centro Charlize Theron. Si tratta qui di una banda di immortali che da secoli sono soldati che combattono per denaro e che nel corso del tempo hanno influenzato la storia per il meglio e salvato chi ne aveva bisogno. Cinici e disillusi, ma alla fine anche dotati di un’elevata statura morale. Non proprio il ritratto del classico mercenario, l’antieroe che rifiuta i sentimenti eppure vive la propria violenza con un codice personale e una bassissima voglia di guadagnare.

I migliori 10 film ad aver raccontato i mercenari hanno oscillato tra la leggerezza e la pesantezza del ruolo, tra la fierezza del dirsi tali (puro post-moderno), la coolness del vivere senza padrone e il peso delle scelte.

10. Deadpool – Deadpool

Qui si gioca parecchio sulla figura del mercenario, ma del resto si gioca con tutto: con la serietà, con la cornice, con il genere e con la forma del film. Il protagonista ha il cuore spezzato ma l’ironia che copre la rottura, il volto deturpato ma la maschera che lo qualifica come personaggio da fumetto (anche se è conscio di esserlo). Il risultato di averlo portato al cinema mantenendo la componente metatestuale è un piccolo trionfo, nonostante alla fine, di mercenario, ha davvero poco.

9. Farda – I professionisti

Prima ancora di Quella sporca dozzinaLee Marvin ha un altro manipolo di maledetti che deve guidare in una missione. Stavolta sono mercenari e per denaro devono recuperare una donna rapita dai banditi (Claudia Cardinale). Le cose si fanno complicate e alla fine non sono più solo i soldi il motivo per cui rischiano la vita.

8. Jamie Shannon – I mastini della guerra

Il tentativo di Christopher Walken di accreditarsi su un territorio d’azione, che sarebbe stato in realtà preda di Chuck Norris di lì a poco, non ha funzionato. Veniva da un Oscar, veniva da diversi film di guerra, ma nei panni del mercenario che scatena un conflitto era quasi avanti con i tempi (rispetto a Arnold Schwarzenegger e soci), senza però avere fisico e credibilità. Il film rimane ottimo.

7. Barney Ross – I mercenari

Silver Stallone non prolunga l’idea di mercenari, ma usa quel tipo di figura per dare carattere alla sua banda. Potevano essere qualunque cosa, queste ex action star invecchiate: dar loro l’aria mercenaria, di chi ne ha passate tante, è sopravvissuto a tutto e ha ancora voglia di sporcarsi le mani (per soldi) è, però, così tremendamente onesto e specchio di quella che davvero è la ragione del film da dargli un tono quasi sincero.

6. Allen Faulkner – I 4 dell’oca selvaggia

Un intrigo internazionale risolto da mercenari. Un dittatore deposto va recuperato per gli interessi di un banchiere, che è disposto ad assoldare un gruppo di combattenti. Questi non sono proprio giovanissimi, ma sanno come muoversi. Vecchie glorie e action hero britannici ormai anziani si riuniscono. Stallone non ha inventato niente.

5. David Dravot e Peachy Carnehan – L’uomo che volle farsi re

Due decidono di recarsi in uno Stato in cui l’uomo bianco non è mai arrivato dai tempi di Alessandro Magno. Sono ex militari britannici e contano di mettersi al servizio dei popoli locali per imbastire una serie di guerre da vincere facilmente e farsi così incoronare re di quelle terre con facilità. Epico.

4. Riddick – Pitch Black

Una delle mosse più centrate della carriera di Vin Diesel è stato inventare questo mercenario dello spazio che vede benissimo al buio e si trova, non a caso, coinvolto in una storia horror in cui l’oscurità è mortale. Pitch Black è un gioiello di cinema di serie B moderno, tutto tecnica, pochi mezzi e idee, e Riddick è così memorabile da aver avuto due sequel.

3. Dutch – Predator

Nell’epica di John McTiernan su un uomo che regredisce fino allo stadio primitivo, per confrontarsi con il più terribile dei nemici immaginabili, c’è l’essenza della guerra. E il fatto che il protagonista sia attirato nella giungla in una missione farlocca, una truffa per recuperare dei documenti, è ancora più significativo.

2. Lo straniero senza nome – Per un pugno di dollari

È un vero mercenario che spara per denaro, ammucchia cadaveri per interesse e prova empatia per l’ingiustizia ovunque si trovi. Nel primo film serve due padroni diversi per riuscire nel proprio obiettivo, nel secondo incontra un altro uomo alla caccia di una taglia (uno con più motivazioni per farlo), nel terzo cerca semplicemente l’oro. Mutismo, cinismo, battute sagaci e pistola rapida, lo straniero senza nome ha creato un modello per tutte le generazioni a venire.

1. I samurai – I sette samurai

I mercenari originari. L’archetipo perfetto. Guerrieri senza padrone, pieni di etica e con un codice di ferro che accettano una missione praticamente suicida per un pugno di riso. Aiutano dei contadini contro un padrone arrogante, lo fanno con una determinazione incredibile e molti non sopravvivono, ma è la sublimazione della vita del mercenario. I magnifici 7, Il mucchio selvaggio e 13 assassini vengono tutti da qui.

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]