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sabato, Nov 16

I 10 migliori piloti visti al cinema


Non è solo la potenza della macchina o l’audacia di chi è al volante. Ci sono anche il portamento coatto, i silenzi decisivi e le sbruffonate

Il pilota d’auto al cinema non è solo il corridore professionista, è anche quello che rimane in macchina durante la rapina, oppure quello che per lavoro trasporta criminali. O ancora quello che non fa niente di tutto ciò, ma tra le proprie abilità deve avere il fatto di essere un ottimo pilota.

Di certo è un pilota professionista Ken Miles, il corridore realmente esistito raccontato in Le Mans ‘66 che progettò assieme a Shelby (e poi guidò) l’auto Ford che per la prima volta vinse una 24 ore di Le Mans contro le premiatissime Ferrari. Miles è il pilota classico, quello che non ha paura di rischiare, ha un carattere irruento, non bada troppo alla precisione e di certo non è in grado di fare fini giochi politici. Anzi, è marginalizzato proprio per il suo carattere aspro ma in pista è imbattibile. Questa figura è quella tipica, eppure i piloti più interessanti sono stati quelli che hanno saputo prenderne le distanze.

I 10 migliori piloti che sia mai stato possibile vedere su un grande schermo sono quindi spesso stati degli scavezzacollo con aria di ribelli, ma anche incredibili ragionieri dell’auto, meccanici in prestito o esponenti delle forze dell’ordine.

10. Kowalski – Punto zero

Pura ribellione in un film che fa del viaggiare in auto, del correre, sfuggire agli inseguitori e muoversi lungo gli Stati Uniti un atto di ribellione. È il 1970 e dopo Easy Rider questo è il primo film a continuare quel racconto che unisce rock, paesaggi deserti e lotta all’autorità. Kowalski non sarà il miglior pilota di sempre, ma è un simbolo.

9. Dominic Toretto – Fast & Furious

Il re dei coatti. Senza dubbio. Senza competizione. Dominic Toretto dovrebbe essere un corridore, ma in realtà è un criminale che si diletta con corse clandestine e si occupa di furti. Anche lui non è che guidi benissimo (le sue vittorie sono più una questione di potenza), ma nessuno ha il coraggio di dirglielo.

8. Charlie Croker – The Italian Job

La cosa bella è che per tutto questo film britannico degli anni ‘70, in cui un colpo è portato avanti nella maniera più complicata con delle Mini da guidare su qualsiasi superficie, Michael Caine, che dovrebbe essere il più abile di tutti al volante, non ha guidato nemmeno una scena. Non aveva proprio la patente.

7. Cole Trickle – Giorni di tuono

Il prototipo del corridore cool. Arriva al tracciato in moto, sfonda le auto e fa i tempi migliori. Ci vorranno i consigli di Robert Duvall e le attenzioni di Nicole Kidman per trasformarlo in un vero pilota serio, dopo un incidente che gli tempesta la mente di incubi.

6. Frank Martin – The Transporter

Anche lui, come Dominic Toretto, di lavoro fa il pilota ma in realtà la sua vera professione è menare le mani. Autista a noleggio per criminali che vogliono fuggire, il pilota di The Transporter conduce un’esistenza solitaria, concentrata su un lavoro pericoloso che deve essere condotto con estrema disciplina. Almeno fino a che non si deve picchiare qualcuno.

5. Frank Bullitt – Bullitt

Tenente della squadra omicidi. Poche parole molta azione. Non guida necessariamente forte, ma guida. Bullitt fu uno dei film più rivoluzionari nell’uso della tensione, perché cominciava quel processo attivo ancora oggi di rallentamento senza perdere nulla sul fronte del coinvolgimento. Usando le strade di San Francisco come scenario, con le sue salite e discese e la macchina come un prolungamento del suo corpo, ha animato il rinnovamento del genere.

4. Il commissario Betti – Italia a mano armata

Epico Maurizio Merli. Nessuno è meno credibile di lui, eppure nella trilogia del commissario (Italiano a mano armata, Napoli violenta e Roma violenta) guida come un forsennato. Nel primo film, in particolare, si rende protagonista di quello che probabilmente è l’inseguimento più memorabile del cinema italiano. Spoiler: finisce a sganassoni di rovescio.

3. Miles – Baby Driver – Il genio della fuga

Edgar Wright ha questa caratteristica per la quale, per ogni film che fa, cerca di ideare una messa in scena caratteristica, un’idea formale per rendere il film diverso da tutti gli altri. Qui ha usato gli effetti sonori a tempo con la colonna sonora, di fatto integrando i rumori degli inseguimenti, dando un altro tempo e un altro ritmo alle evoluzioni del suo pilota.

2. Il pilota – Drive

Forse il pilota dei nostri anni: se Bullitt pronunciava poche parole, il pilota di Drive quasi nessuna. Il film ha un’atmosfera rarefatta incredibile, fatta di stasi e un’azione che scoppia lenta ma avvince. Una delle opere che più hanno caratterizzato la propria epoca, l’uso dei colori fluo, della notte, della colonna sonora di Cliff Martinez e degli abiti. Non c’è nulla in Drive che non sia terribilmente iconico e lo spunto (The Driver di Walter Hill) è subito superato.
https://www.youtube.com/watch?v=ZHYaj6EHfJg

1. Jason Bourne – The Bourne Identity

È lui il miglior pilota. Perché nella famosa sequenza con la Mini, per la prima volta qualcuno dimostra di saper sfruttare gli ambienti stretti europei e le auto piccole, rivedendo il concetto di inseguimento non all’insegna della velocità ma della precisione, non all’insegna della potenza ma del dettaglio. Come guida, la sicurezza che ha e il piglio istintivo con il quale intraprende i percorsi più duri sono epici.

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