Seleziona una pagina
venerdì, Set 13

I cambiamenti climatici ci faranno diventare cannibali?


Sareste disposti a mangiare carne umana? È la macabra ipotesi di uno scienziato svedese secondo cui i cambiamenti climatici ci spingeranno a vedere i cadaveri come una fonte di cibo alternativa

(foto: Eric LAFFORGUE/Gamma-Rapho via Getty Images)

I cambiamenti climatici ci spingeranno a diventare cannibali. È questa l’insolita, agghiacciante ipotesi di Magnus Söderlund, uno scienziato della Stockholm School of Economics, che durante un suo seminario in Svezia ha posto al pubblico una domanda che ha lasciato tutti di stucco: sareste disposti a mangiare carne umana?

Un’idea, prosegue l’esperto, che nasce dalla riflessione sul climate change e sulle sue conseguenze: a causa di disastri ambientali sempre più frequenti ed estremi, come inondazioni, siccità e ondate di calore, i raccolti in futuro potrebbero diventare sempre più scarsi, spingendo l’umanità intera a prendere in considerazione forme alternative di nutrimento. Tra cui insetti, come cavallette o vermi, ma anche un’opzione molto più macabra: i cadaveri. “Abituandosi gradualmente al gusto della nostra carne potremmo arrivare a considerare il cannibalismo non più come un tabù. Sarei disposto almeno ad assaggiarlo”, ha riferito Söderlund al canale televisivo svedese TV4.

L’idea che il cannibalismo possa essere un’alternativa per integrare la nostra alimentazione non è nuova. Lo scorso anno, per esempio, il biologo evoluzionista Richard Dawkins aveva definito questa opzione come “un interessante test case”, in grado di dimostrare se gli esseri umani possano superare il fattore schifo per qualcosa che ritengono moralmente giusto, come per esempio ridurre le emissioni di gas serra. Per Dawkins, però, al posto dei cadaveri si potrebbero coltivare in laboratorio cellule staminali di un essere umano e farle maturare in carne. Un’opzione che potrebbe sembrare un po’ meno macabra, ma ovviamente che genererebbe una miriade di problemi etici da considerare.

Entrambe le opzioni, quindi, sono tanto macabre quanto assurde. “Suggerire che il cannibalismo sia una soluzione ai cambiamenti climatici è tanto grave quanto negare che del clima stesso stia cambiando”, ha riferito a Business Insider Genevieve Guenther, direttore dell’organizzazione no profit End Climate Silence. “Non penso che dovrebbe essere nemmeno preso in considerazione. Tutta la nostra cultura discenderebbe nella barbarie”.

Vi assicuriamo, comunque, che ci sono molti modi più semplici e meno “grotteschi” per garantire alla popolazione mondiale abbastanza cibo. Un recente rapporto delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Ipcc) ha rilevato per esempio che un quarto di tutto il cibo in tutto il mondo viene perso o sprecato. Secondo il report, quindi, migliorando il modo in cui il cibo viene raccolto, immagazzinato, confezionato e trasportato, si potrebbe affrontare la futura carenza di cibo.

Se guardiamo al passato, i cambiamenti climatici hanno già spinto i nostri antenati al cannibalismo. Infatti, più di 100mila anni fa, quando le temperature globali raggiunsero un picco drammatico che causò l’estinzione e la scarsità di bisonti, renne e mammut, i Neanderthal fecero ricorso probabilmente al cannibalismo. “Se arriveremo a questo punto in cui vedremo i cadaveri umani come una fonti alimentari, avremo maggiori problemi tra le mani”, ha concluso Guenther. “Significa che non saremo riusciti a mitigare la crisi climatica”.

Potrebbe interessarti anche





Source link