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venerdì, Feb 21

I casi di coronavirus nel lodigiano sono sei



Da Wired.it :

Ci sono tre casi in più rispetto a quanto fosse stato annunciato questa mattina. Si sta indagando sui collegamenti con l’uomo di 38 anni di Codogno

coronavirus
(foto: Getty Images)

Sono sei i casi di nuovo coronavirus nel lodigiano, ha affermato durante la conferenza stampa tenuta dall’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, alla presenza del presidente Attilio Fontana e dell’assessore alla Protezione civile Pietro Foroni. Si tratta di tre casi in più rispetto a quanto riportato le notizie di questa mattina. “Sono tre persone che si sono presentate volontariamente nell’ospedale di Codogno con una polmonite importante. Stiamo indagando e cercando di capire se ci siano stati dei contatti con i casi già conosciuti“, afferma Maria Gramegna, dirigente dell’unità operativa Prevenzione del Dg Welfare.

Al momento si stanno eseguendo 150 tamponi a operatori sanitari, medici e parenti stretti dell’uomo di 38 anni che nella serata del 21 febbraio si è presentato al pronto soccorso ed è poi risultato positivo al nuovo coronavirus. “L’uomo aveva accusato i primi sintomi il giorno 15 febbraio, si è recato al pronto soccorso il 18 con uno stato febbrile, ma è stato rimandato a casa dopo alcune ore. Essendo peggiorato, è poi tornato al pronto soccorso, è stato ricoverato ed è risultato positivo al coronavirus“, ha raccontato Gallera.

Dopo insistenti domande in terapia intensiva, i medici hanno scoperto dalla moglie, positiva anche lei al coronavirus e al momento ricoverata all’ospedale Sacco di Milano, che l’uomo aveva frequentato un collega tornato il 21 gennaio scorso dalla Cina. Quest’ultimo ha riscontrato una leggera febbre, ma al momento non è risultato positivo al virus: questo significa che l’infezione non è in corso, ma che potrebbe essere guarito. Per questo si aspettano notizie dall’Istituto superiore di sanità, che verificherà la presenza di anticorpi. Il terzo caso di cui si era a conoscenza riguarda un amico, portato in ambulanza all’ospedale di Codogno per una polmonite, con cui il primo contagiato del lodigiano, con cui condivideva attività sportive. La moglie, insegnante incinta all’ottavo mese, è ricoverata al Sacco ma non lavorava da mesi a scuola a causa della maternità.

In via precauzionale, nei comuni di Codogno, Castiglione sull’Adda e Casal Pusterlengo, si consiglia di non uscire da casa per evitare una diffusione del virus. Si tratta di una misura volontaria e non obbligatoria, utile a evitare i contatti diretti.

Invece le persone che hanno avuto a che fare direttamente con gli infetti, e di cui si sta ricostruendo la rete sociale, saranno messi in quarantena. Questa è possibile o nel loro domicilio (per chi possiede una stanza e un bagno riservati, portando sempre in casa la mascherina al di fuori di questi locali), oppure in luoghi adatti che la Regione, insieme al ministero della Difesa, sta ancora individuando.

Se nelle aree di Codogno, Castiglione sull’Adda e Casal Pusterlengo si dovessero manifestare sintomi come febbre, tosse e  difficoltà respiratorie (nei casi più seri, bronchite e polmonite), dalla Regione consigliano di chiamare il 112 e di non recarsi al pronto soccorso: gli operatori andranno sul luogo per fare i tamponi e in  qualche ora si avranno i risultati.

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[Fonte Wired.it]