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martedì, Nov 26

I corrieri Amazon scioperano, Black Friday a rischio


Agitazione indetta nelle sedi piemontesi di Marene e Brandizzo

amazon pacco
(Foto: Sean Gallup/Getty Images

È stato annunciato uno sciopero dei lavoratori addetti alla distribuzione merci Amazon presso le sedi di Brandizzo in provincia di Torino e Marene in quella di Cuneo. Incroceranno le braccia per un pacchetto di sedici ore partendo da domani 27 novembre, senza preavviso. Non è stato scelto un periodo a caso dato che siamo nei giorni immediatamente precedenti al Black Friday, l’appuntamento commerciale più atteso dell’anno che quest’anno dovrebbe generare qualcosa come 2 miliardi di euro dei quali 1,4 in transazioni sulle piattaforme di ecommerce (con +20% rispetto al 2018) con Amazon naturalmente in testa alle previsioni di vendita.

La motivazione della protesta indetta dalla Uil Trasporti del settore logistica riguarda i carichi di lavoro definiti come estenuanti e per chiedere più sicurezza sul luogo di lavoro. È bene specificare che lo sciopero riguarda non i dipendenti diretti di Amazon, ma delle imprese piccole e medie specializzate nelle consegne, delle quali il colosso americano si avvale.

In una nota, la società di Jeff Bezos spiega che: “Amazon richiede che tutti i fornitori di servizi di consegna rispettino il Codice di Condotta dei Fornitori Amazon, e garantiscano che gli autisti ricevano compensi adeguati, siano trattati con rispetto […] Il numero di pacchi da
consegnare è assegnato ai fornitori di servizi di consegna in maniera appropriata e si basa sulla densità dell’area in cui devono essere effettuate le consegne, sulle ore di lavoro, sulla distanza che devono percorrere. Amazon assegna le rotte ai fornitori di servizi di consegna che poi le assegnano ai loro autisti sulla base della loro disponibilità”.

Sullo sciopero si è anche espresso il Codacons definendolo “Assolutamente inopportuno e causerà disagi e problemi ai consumatori italiani”.  Il presidente Carlo Rienzi ne ha chiesto la differita aggiungendo che “Condividiamo le ragioni dei lavoratori, perché la sicurezza e la legalità deve essere garantita, ma riteniamo sia sbagliato colpire gli utenti nel momento dell’anno in cui si concentra un elevato numero di acquisti online”.

Già nel 2017 si era registrato uno sciopero in occasione del Black Friday, che però non aveva intaccato di troppo le vendite, mentre quello più recente è dello scorso febbraio, in Lombardia.

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