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venerdì, Ago 02

I Dash Button di Amazon smetteranno di funzionare il 31 agosto


I Dash Button di Amazon smetteranno di funzionare in tutto il mondo nella giornata del 31 agosto. È quanto trapelato attraverso le pagine del sito CNET. Una decisione che non stupisce poi molto, considerando che il colosso dell’e-commerce non li vende più da febbraio scorso. Stando a una portavoce dell’azienda, da allora l’utilizzo dei pulsanti per effettuare ordini in modo rapido è diminuito in modo sensibile.

Alcuni Dash Button commercializzati fino ad oggi da Amazon

Amazon Dash Button, solo virtuali

Al loro posto è già oggi possibile affidarsi ai pulsanti virtuali (Virtual Dash Button), messi a disposizione in esclusiva per i clienti Prime. Per farlo è sufficiente selezionare la voce “Aggiungi ai tuoi Dash Button” nella scheda di un prodotto compatibile, così da poterlo acquistare di nuovo successivamente con un semplice click. Tra i prodotti comprati con maggiore frequenza attraverso questa modalità ci sono carta igienica, acqua in bottiglia, cibo per gatti e inchiostro per le stampanti.

In esclusiva per i clienti Prime, i Virtual Dash Button sono un modo semplice per trovare rapidamente e riordinare i tuoi prodotti preferiti su Amazon tramite mobile app e il sito Web. I Virtual Dash Button sono disponibili per decine di milioni di prodotti spediti con Prime. E i Virtual Dash Button sono gratuiti, quindi puoi aggiungerne quanti ne vuoi.

I Dash Button sono stati presentati da Amazon nell’aprile 2015 (il primo giorno del mese, tanto che in molti pensarono a uno scherzo), arrivando in Italia alla fine dell’anno successivo. Nel marzo scorso l’annuncio del loro ritiro, con il colosso dell’e-commerce che ha giustificato la decisione con il fatto che la medesima funzione può essere svolta attraverso l’assistente virtuale Alexa, dagli smart speaker della linea Echo o mediante la tecnologia Dash Replenishment Service integrata in un numero crescente di elettrodomestici. In gennaio era arrivato lo stop della Germania, che li ha messi al bando per via di problematiche legate alle variazioni nel prezzo degli articoli da ordinare.



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