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martedì, Ago 11

I governi vietano TikTok e gli utenti ricorrono alle Vpn



Da Wired.it :

Il blocco della piattaforma della società cinese ByteDance e le crescenti censure sul web da parte di alcune amministrazioni stanno facendo aumentare gli utenti delle Virtual Private Network. Perché c’è sempre più consapevolezza degli strumenti a disposizione per scavalcare i meccanismi di controllo e continuare a navigare

vpn

Gli utenti dei servizi Vpn sono notevolmente aumentati in tutto il mondo da quando l’India ha iniziato a bloccare TikTok. Ai divieti si sono aggiunti ordini esecutivi che limitano l’attività della piattaforma della società cinese ByteDance. Pertanto l’utilizzo delle Virtual Private Network è stata la soluzione più ovvia per poter continuare a usufruire dell’app di brevi video.

Il ricorso a una rete privata virtuale consente di accedere a un servizio online tramite un percorso crittografato, che inganna la navigazione web e permette di aggirare i blocchi imposti dai governi. “Stiamo assistendo a un numero crescente di amministrazioni in tutto il mondo che tentano di controllare le informazioni a cui i loro cittadini possono accedere, osserva Harold Li, vicepresidente di ExpressVPN, che sfrutta oltre 3mila server in 94 paesi. “Per questo motivo, le Vpn vengono utilizzate per accedere a siti e servizi vietati.

Siccome Cina e recentemente Turchia hanno il potere di controllare ciò che circola online e sui social network, sempre più utenti aggirano i sistemi di censura e di controllo governativi. Secondo quanto riporta ExpressVPN, per ogni settimana trascorsa dall’annuncio di un possibile blocco della piattaforma TikTok sul territorio degli Stati Uniti, il traffico di utenti americani sul suo servizio ha avuto un aumento costante del 10%. Un comportamento simile è stato riscontrato in Giappone (+19%) e in Australia (+41%) –  perché anche qui i governi hanno paventato il divieto di TikTok –, e in India (+22%), dove il governo ha deciso di bloccarlo insieme ad altre 58 applicazioni di origine cinese. Lo stesso è accaduto a Hong Kong, dopo l’entrata in vigore della legge sulla sicurezza nazionale: in quell’occasione le Vpn hanno segnato un regolare +10%.

Purtroppo, però, le Virtual Private Network non sono lo strumento che risolve tutti i problemi. Infatti, i governi possono rendere difficile l’accesso alle stesse da parte degli utenti rimuovendole dagli app store locali. Inoltre, l’uso delle Vpn altera il modo in cui gli utilizzatori interagiscono con i contenuti delle applicazioni, che molto spesso sfruttano la posizione o l’IP per veicolare i trend più interessanti in una certa nazione. Nonostante ciò, l’aumento del traffico sulle Virtual Private Network sta a indicare che le persone hanno acquisito una maggior consapevolezza degli strumenti a loro disposizione per continuare a navigare tra siti e tool, scavalcando i meccanismi di censura e controllo imposti da alcuni governi.

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[Fonte Wired.it]