Li ha ideati la società giapponese di materassi Airweave, in linea con il generale approccio sostenibile adottato dagli organizzatori dei Giochi
Per far dormire sonni tranquilli e green agli atleti impegnati alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, verranno usati letti di resistente cartone riciclabile. La soluzione, ideata dalla società giapponese di materassi Airweave, è in linea con il generale approccio sostenibile adottato dagli organizzatori dei Giochi.
Per il 24 luglio (data di inizio delle gare, che si concludono il 9 agosto) il villaggio degli atleti, in costruzione sulla baia di Tokyo, ospiterà 18mila letti singoli il cui telaio è fatto con cartone parzialmente riciclato e successivamente riciclabile. Lunghi 2,10 metri, come riporta Reuters, i letti possono sopportare fino a 200 chilogrammi di peso e, secondo i costruttori, sono più resistenti di quelli in legno.
Athletes competing at the Tokyo 2020 Olympic and Paralympic Games will sleep on bed frames made from recyclable cardboard, with mattresses formed of polyethylene materials that will be reused for plastic products after the Games https://t.co/JXPgrqAnDm pic.twitter.com/V7BeJ5v117
— Reuters (@Reuters) January 9, 2020
I materassi, invece, sono fatti con materiali in polietilene, che potranno essere riutilizzati per creare prodotti in plastica in seguito. In questo modo gli atleti delle Olimpiadi e dei successivi XVI Giochi paralimpici estivi (dal 25 agosto al 6 settembre 2020), che avranno a loro volta bisogno di 8mila letti, potranno dormire rispettando la natura.
L’approccio ecosostenibile è alla base di gran parte delle scelte fatte per i Giochi della XXXII Olimpiade, che si svolgono durante l’estate in Giappone. Non a caso una sezione del sito ufficiale è dedicata proprio alla sostenibilità: le medaglie, per esempio, sono realizzate usando i metalli da apparecchi elettronici riciclati (compresi circa 6,2 milioni di telefoni cellulari usati), la torcia olimpica è fatta con rifiuti di alluminio e i podi su cui vengono premiati i vincitori sono creati partendo da rifiuti di plastica (sia terrestri sia marini) riciclati. E in generale, saranno usate fonti di energia rinnovabile per garantire l’elettricità.
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