Prima di librarsi in volo, è necessario sapere che esistono alcune norme da rispettare, che regolano l’utilizzo di un drone. Iniziamo dal discorso sicurezza: chiunque abbia intenzione di acquistare questo tipo di gadget, deve stipulare un’assicurazione che copra eventuali danni a cose o persone. Si tratta di un passo inevitabile, che funge da garanzia sia per chi pilota sia per chiunque si trovi nelle vicinanze e che, in caso di omissione, può portare a ingenti sanzioni pecuniarie. Il secondo punto da tenere in considerazione è che i droni sono suddivisi in diverse classi e possono richiedere attestati specifici per essere pilotati. I modelli più semplici, appartenenti alla Classe C0 (peso inferiore ai 250 grammi) sono utilizzabili liberamente in spazi aperti senza necessità di patenti, mentre salendo di peso sono presenti due tipologie di certificati, A1/A3 e A2, ottenibili mediante la partecipazione a corsi online e al superamento di un esame con test a domande multiple.
In linea generale, poi, a prescindere dalla tipologia di drone, non è consentito:
- volare a una quota superiore a 120 metri
- sorvolare centri urbani
- sorvolare assembramenti di persone
- entrare nelle zone vietate al volo
- far volare il drone al di fuori della visuale del pilota
Infine, anche per il volo dei droni si applicano le norme relative alla privacy. Questo vuol dire che non è possibile diffondere video e scatti fotografici in cui sono immortalate persone senza averne il consenso. Tutti i modelli di droni dotati di telecamera, a prescindere dal peso, devono poi essere registrati al portale d-flight, che permette anche di visualizzare le mappe in cui sono indicate le zone interdette al volo.



