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mercoledì, Mar 01

I migliori giradischi per chi vuole riscoprire la goduria del vinile | Wired Italia



Da Wired.it :

Districarsi tra i migliori giradischi in circolazione non è semplice, dato che parliamo di un mercato estremamente florido e variegato, che propone una quantità di opzioni capaci di soddisfare tutte le esigenze e tutte le tasche. Già, ma quali sono queste opzioni? Ci pensiamo noi a suggerirvele.

Come scegliere il giradischi

Scegliere un giradischi può rivelarsi un’operazione abbastanza complessa, soprattutto per chi è cresciuto tra lettori mp3 e piattaforme di streaming audio. Per un neofita è facile correre il rischio di perdersi tra piatti, motori, bracci, testine e uscite. Per questo vi proponiamo una rapida guida con le principali specifiche tecniche da tenere d’occhio.

Motore

I giradischi montano due tipi differenti di motore, a trazione diretta o a cinghia. Nel primo, il disco viene fatto girare da un motore posto sotto il piatto. Nel secondo, il motore muove una cinghia che circonda il piatto. I motori a trazione diretta hanno come vantaggio una minore usura delle parti, la possibilità di ruotare in entrambi i versi (permettendo, per esempio, lo scratching dei Dj) e un mantenimento costante della velocità di rotazione. Quelli a cinghia invece sono più silenziosi, oltre a generare un minor quantitativo di interferenze che possono influire sulla qualità del suono.

Braccio e testina

Il braccio è un elemento cardine dei giradischi. Il suo compito è quello di sorreggere la testina, garantendo che questa si muova sul disco senza vibrazioni, sobbalzi e con il minore attrito possibile. Un braccio solido e di qualità è quindi fondamentale per avere una resa sonora di buon livello. Altrettanto importante è la testina (o cartuccia), che ha il compito pratico di occuparsi della riproduzione del suono. Ne esistono due tipologie base, mm (magnete mobile) e mc (moving coil, bobina mobile in italiano) che si differenziano per potenza di suono (maggiore nelle mm, più delicato nelle mc) e per costi (superiori nelle mc).

Uscite e preamplificatore

Il collegamento tra giradischi e casse è, all’apparenza, molto semplice. Due cavi e via, il gioco è fatto. In realtà non è proprio così. Oltre ai cavi serve anche un preamplificatore phono, strumento che stabilizza le frequenze sonore e permette una perfetta riproduzione audio. Diversi giradischi moderni ne montano uno interno (a volte con un interruttore che permette di attivarlo/disattivarlo a piacimento), ma ricordatevi sempre di controllare per non correre il rischio di trovarvi tra le mani un modello che, per essere utilizzato, vi costringa a una spesa extra. Inoltre, esistono giradischi dotati di porte usb, ideali per chi vuole trasferire i propri vinili su computer, e altri con funzione bluetooth, perfetti per essere utilizzati con cuffie e casse wireless.

Giri

Praticamente tutti i giradischi possono riprodurre sia 33 che 45 giri. In alcuni casi è presente un selettore automatico che consente di passare da una velocità all’altra. In altri, invece, è necessario eseguire l’operazione manualmente spostando la cinghia. Inoltre, molti modelli moderni sono anche in grado di riprodurre i vecchi 78 giri.

I migliori giradischi: come li abbiamo scelti

Nel selezionare i migliori giradischi in circolazione abbiamo deciso di concentrarci su una fascia di prezzo compresa tra 50 e 1000 euro. Senza (per ora) avventurarci nel terreno dei modelli di alta gamma, che possono arrivare a costare svariate migliaia di euro, abbiamo scelto dieci prodotti adatti sia a chi vuole semplicemente ascoltare i propri vinili che a chi cerca invece qualcosa di più senza investire un capitale.




[Fonte Wired.it]