In un periodo in cui le tariffe energetiche continuano a oscillare in maniera spesso imprevedibile, i sensori di movimento diventano uno strumento pratico ed efficace per ottimizzare i consumi e non rischiare di trovarsi tra le mani bollette da capogiro, sia in ambienti residenziali che professionali. Posizionati strategicamente in punti con un ampio campo visivo, questi gadget si occupano di rilevare una presenza nella stanza e attivare automaticamente l’illuminazione, spegnendola non appena l’ambiente torna vuoto. Un’operazione semplice ma estremamente utile, che oltre a permettere di evitare sprechi di energia, garantisce un comfort extra non fondamentale, ma comunque piacevole.
Ampiamente utilizzati in ambito industriale, nei giardini e negli androni dei condomini, negli ultimi anni i sensori di movimento hanno visto crescere la propria popolarità anche in contesti domestici, con modelli di dimensioni contenute che si mimetizzano alla perfezione in modo da adattarsi al meglio in bagni, corridoi, scale, garage o ambienti di passaggio.
Come scegliere il sensore di movimento giusto
Chi ha intenzione di installare un sensore di movimento per controllare l’accensione e lo spegnimento delle luci in modo automatico, deve avere ben presenti alcuni elementi da cui è impossibile prescindere:
- Estetica e design: trattandosi di dispositivi visibili e spesso posizionati in punti centrali della casa, anche l’aspetto conta. Un sensore compatto, minimale o dal colore neutro si integra meglio nell’arredamento, soprattutto in ambienti moderni.
- Raggio di rilevamento: ogni modello ha una copertura diversa, sia in termini di angolo di visione (che può variare tra 90 gradi e 360 gradi) che di distanza di rilevamento, spesso compresa tra i 3 e i 12 metri. Per una scelta ragionata, è necessario deve tenere in considerazione le dimensioni e la configurazione della stanza dove si intende posizionare il sensore.
- Regolazioni e funzioni extra: la possibilità di impostare la durata dell’accensione, la sensibilità alla luce naturale o la modalità notturna è spesso presente nei modelli più avanzati e rende il dispositivo più adattabile alle esigenze personali.
- Certificazione IP: per gli ambienti esterni o umidi (bagni, garage), è importante controllare il livello di protezione contro acqua e polvere. Un sensore con certificazione IP44 o superiore è adatto anche in condizioni atmosferiche avverse.
- Alimentazione e installazione: alcuni dispositivi funzionano a batteria, altri necessitano di un collegamento alla rete elettrica. Valutare lo spazio e la possibilità di accesso alla corrente è fondamentale per scegliere il modello più pratico da installare.
I migliori per ogni ambiente della casa
Il mercato dei sensori di movimenti propone una gamma di soluzioni sufficientemente varia, con modelli progettati per adattarsi al meglio a specifici contesti e a differenti ambienti domestici. Per questo motivo, abbiamo individuato otto categorie e, per ognuna di esse, abbiamo selezionato una proposta caratterizzata da un apprezzabile rapporto qualità/prezzo.
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