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martedì, Mar 16

I momenti più imbarazzanti delle serie



Da Wired.it :

In occasione dell’Awkward Moments Day, ovvero la Giornata dedicata alle situazioni di puro disagio (ebbene sì, esiste e si celebra il 18 marzo), abbiamo deciso di ricordare alcune delle scene più scomode e “cringe” del piccolo schermo

A qualcuno è venuto in mente di istituire l’Akward Moments Day, ovvero la Giornata dei momenti imbarazzanti, che cade il 18 marzo e celebra le battute infelici, gli istanti di puro disagio, le azioni incresciose e ridicole. Tutti momenti che, naturalmente, non mancano nelle serie tv, ispirati dalle esperienze autobiografiche degli autori oppure inventati creando situazioni estreme, ciascuna in grado di far sentire il protagonista di quella gaffe e gli spettatori egualmente consapevoli di aver vissuto una scena perfetta per i meme “Che cringe!”. Ecco, quindi, le sequenze più imbarazzanti delle serie, in crescendo.

1. Il regalo di Miss Hooper – Sherlock

Ammettetelo: la prima volta che avete assistito al party di Natale a casa Holmes, nella miniserie prequel alle avventure letterarie di Sherlock e John Watson, avete sentito il desiderio di sotterrarvi . La dolce e timida Molly Hooper, da sempre innamorata del geniale e indelicato consulente di Scotland Yard, si mette in ghingheri – abito sexy e rossetto fiammante – per partecipare alla festicciola organizzata dal coinquilino, con sommo disappunto di Sherlock, che infatti punzecchia lei, prendendola in giro per il look ostentato e la cura nell’impacchettare il regalo destinato all’uomo da conquistare. Con impressionante intuito e attenzione ai dettagli, l’arrogante e storicamente single Holmes si lascia sfuggire l’ovvio, ovvero che l’oggetto delle attenzione dell’amica sia lui. Alla fine, il momento imbarazzante è appannaggio suo e non della vittima, e le scuse più sentite rimediano solo in parte alla crudeltà gratuita.

2. Ma Wang e le pantofole – A Korean Odyssey

In questa versione contemporanea de Il viaggio in Occidente di Wú Chéng’ēn, il racconto epico classico della letteratura cinese che ha ispirato decine di film e cartoni – compreso Dragon Ball –, il dio scimmia Son O-gong viene costretto a obbedire ai desideri di una donna umana tramite un incantesimo. La spocchiosa divinità è il contatto tra l’umana Seon-mi e altre creature soprannaturali, quali la ragazza zombi Richie, l’idol Pk (o Piggy, demone maiale) e Ma Wang, il Re demone Toro. Tutti subiscono un’attrazione incontrollabile per Seon-mi, che non è una donna normale ma la Samjang, la salvatrice del mondo. Il suo sangue è irresistibile (e infatti tutti vorrebbero mangiarsela) e il suo corpo profuma di fiori di loto.

In una scena esilarante, Ma Wang, solitamente austero e controllato, si imbatte nelle pantofole della Samjang e comincia ad annusarle e stropicciarle come un micio preso dall’euforia dell’erba gatta. Il momento imbarazzante (per lui, ma da morir dal ridere per noi), firmato dal genio comico di Cha Seung-won, è suggellato dall’assistente di Seon-mi, che lo coglie in fallo mentre si rotola nelle ciabatte.

3. Le avance di Amy a Sheldon – The Big Bang Theory

All’inizio Big Bang Theory era la sitcom rivoluzionaria che faceva dei geek non più i personaggi secondari e sollievi comici, ma i protagonisti. Sheldon, il coinquilino Leonard e gli amici Raj e Howard rappresentavano gli archetipi di altrettanti modelli di nerd fissati con i fumetti, i giochi di ruoli, gli anime e il fantasy, smanettoni e perennemente sfigati con le ragazze. Piano piano, e di pari passo con la popolarità sempre più vasta dello show, anche questi baluardi di nerditudine hanno subito un processo di normalizzazione che li ha resi sempre più i classici protagonisti delle sitcom a sfondo famigliare: fidanzati, poi mariti, dopo ancora padri uguali a tanti altri. Anche Sheldon, giovanotto virginale avverso al contatto fisico, pressoché immune agli svarioni ormonali e insensibili alle tentazioni del sesso, si ritrova costretto a confrontarsi con la necessità di avere un rapporto fisico con la propria fidanzata Amy, dopo aver già vissuto un serie di situazioni di disagio per le avance della partner.

L’espressione estasiata di lei sembra dimostrare che Sheldon se la sia cavata con la sua prima volta e, anzi, sia totalmente a suo agio. La scena non è troppo imbarazzante: l’imbarazzo è appannaggio, invece, del pubblico a lui affezionato che non trova molto plausibile le reazioni di Cooper e degli autori che decretano non solo la fine dell’innocenza di questo personaggio, ma ne minano l’importanza: per anni aveva rappresentato con verosimiglianza, ironia e delicatezza un soggetto al limite dello spettro dell’autismo, ma che finisce forzato in situazioni in conflitto con la sua natura.

4. Charlie Runkle e il porno in ufficio – Californication

L’iconico interprete di Fox Mulder di X-Files qualche anno dopo è diventato Hank Moody di Californication, scrittore che si fa prendere a pugni da una minorenne con cui ha fatto sesso nel primo episodio. Un esordio emblematico che introduce le decine di momenti analogamente imbarazzanti e puntualmente a sfondo sessuale che costellano questa produzione audace di Showtime. Tra le situazioni più orribilmente memorabili “regalate” dagli exploit in camera da letto di Hank resta, innegabilmente, il sesso a tre con squirting che lo vede protagonista con l’amico Charlie Runkle. In rete non lo troverete; al suo posto, evochiamo il raggelante momento in cui Charlie scopre di essere stato immortalato dalle telecamera mentre si masturba davanti al computer in ufficio. C’è poco altro da aggiungere.

5. Il discorso di David Brent – The Office Uk

Molti hanno lavorato (o lavorano) in un ufficio a stretto e quotidiano contatto con un capo compendio di ignoranza, inettitudine, boria e supponenza. Il cinema e la televisione pullulano di parodie più o meno sarcastiche di queste figure, ma nessuno batte David Brent di Ricky Gervais in The Office Uk, nemmeno la sua eccezionale controparte americana impersonata da Steve Carell in The Office Usa. Non c’è una scena che lo vede protagonista che non sia la fiera del cringe, del disagio da far accapponare la pelle. In quello che è il momento universalmente riconosciuto come tra i più imbarazzanti della storia del piccolo schermo, Brent è chiamato a presentare un discorso motivazionale di fronte a un pubblico di sconosciuti e alcuni suoi dipendenti. Il risultato è un monologo raccapricciante che lo vede elencare i benefici della risata e delle endorfine, dire altre cose innominabili che non abbiamo il coraggio di ripetere ma che potete ascoltare nel video qui sopra, e concludere con un’interpretazione di Simply the Best di Tina Turner elargita con totale mancanza di carisma nel silenzio più gelido mai percepito sulla Terra.

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[Fonte Wired.it]