Seleziona una pagina
lunedì, Feb 15

I motivi per guardare Demon Slayer (se non l’hai ancora fatto)



Da Wired.it :

Ebbene sì, le avventure dell’ammazzademoni Tanjiro incassano più dei capolavori del maestro Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli. Ecco che cos’ha di speciale l’anime fantasy che ha fatto furore al suo debutto su Netflix

La libreria di Netflix è sempre più fornita di anime: dai cult Neon Genesis Evangelion e L’attacco dei giganti ai successi più recenti come Demon Slayer – Kimetsu no Yaiba. Appena sbarcato, a inizio febbraio, sulla piattaforma on demand, il fantasy horror incentrato sull’ammazzademoni Tanjiro e la sua quest per ridare l’umanità alla sorella (un vampiro del sonno) è entrato nella Top 10 dei più visti, nonostante il cartone fosse già stata distribuito in digitale sulla web tv di Dynit Vvvvid. Non è l’unico record infranto dalle avventure di Tanjiro, di sua sorella Nezuko, del fifone Zenitsu e del selvaggio Inosuke: l’opera ispirata ai manga relativamente recenti (ma dal riscontro strepitoso, in quattro anni di pubblicazione – dal 2016 al 2020 – ha superato abbondantemente i 100 milioni di copie) di Koyoharu Gotōge, ha anche battuto i capolavori di Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli al cinema. Lo scorso ottobre infatti, Infinity Train (il film sequel della serie) ha osato superare La città incantata del Maestro, il campione di incassi cinematografico del Giappone. Mentre vi chiedete come sia possibile, vi spieghiamo che cos’ha di tanto speciale Demon Slayer (e perché guadare l’anime, e magari anche leggere il manga, presentato in pompa magna a Lucca Comics & Games nel 2019 edito da Star Comics).

1. Tanjiro Kamado, un ragazzino speciale

Il motore di tutto è lui, un giovanotto cresciuto in una famiglia povera e numerosa che nel periodo Taishō, all’inizio del XX secolo, tira avanti vendendo carbone agli abitanti dei villaggi di montagna. Dopo che un demone ha sterminato i suoi cari – si è salvata solo la sorella Nezuko, trasformata in una creatura vampiresca –, Tanjiro vota la propria esistenza a dare la caccia al responsabile della strage e a restituire l’umanità all’unica parente rimasta. Tanjiro non è il solito Prescelto del Fato e degli dei a salvare il mondo, ha solo un olfatto soprannaturale, un invidiabile intuito strategico e una forza di volontà sovrumana. Il motivo per cui è tanto speciale è la sua empatia: a differenza degli psicopatici Pilastri (gli ammazzademoni più dotati), è in grado di provare simpatia e pietà per i mostri. È una svolta capitale rispetto ai manichei eroi umani che sterminano le creature magiche senza rimorsi, nonché la ragione per cui questo ragazzino sfortunato è così amabile.

2. Nezuko, il mostro più “kawaii” di sempre

Qualche tempo fa su Instagram girava una challenge per artisti: ognuno poteva scegliere i propri personaggi preferiti di cinema, manga e serie e rappresentarli con il proprio stile. Tra questi, uno dei più cliccati in assoluto è stato Nezuko, la fanciulla con il bastone di bambù tra i denti. La sorella di Tanjiro è un demone particolare: ha perso l’umanità, ma ha mantenuto i ricordi dei propria cari ed è affezionatissima al fratello. Non si nutre di umani, eppure ha un singolarissimo potere da vampiro: è un parassita di se stesso, e quindi innocuo per gli umani. Iperprotettiva nei confronti di Tanjiro, associa al suo aspetto etereo e tenerissimo una ferinità e un’abilità nel combattimento impressionanti. Ha la capacità di cambiare la taglia del suo corpo, diventando più grande o riducendosi a bambina (la propria versione “chibi) per poter essere comodamente trasportata in uno scrigno, come un cucciolo, dal fratello. Il suo aspetto incredibilmente kawaii (carino) e la sua natura demoniaca fanno di lei una creatura adorabilmente irresistibile (o irresistibilmente adorabile).

3. Zenitsu e Inosuke, le spalle migliori

Zenitsu Agatsuma e Inosuke Hashibira sono i compagni di viaggio per buona parte dei 26 episodi che compongono l’anime. Gettonati tra i cosplayer nipponici (e non solo), sono più che speciali: funzionano sia come spalle del protagonista sia come personaggi dalla personalità sufficientemente approfondita e accattivante da funzionare come protagonisti a sé stanti. Tuttavia, il loro pregio migliore resta quello di costituire la coppia di co-protagonisti più ilarmente mal assortita, buffa e strana della storia dei manga recenti. Zenitsu è un ammazzademoni donnaiolo e fifone: nonostante un senso dell’udito straordinario e una tecnica sopraffina, è governato del terrore e in presenza dei demoni perde puntualmente conoscenza. In questi frangenti emerge a sua protezione un alter ego invincibile di cui Zenitsu non ha consapevolezza. Inosuke è cresciuto come un piccolo selvaggio nelle foreste, e se ne va in giro mezzo nudo con il volto coperto da una testa di cinghiale: dal fisico muscoloso, si vergogna del suo viso dai lineamenti delicati (che prendono in giro il recente e un po’ inquietante trend di bellezza asiatica maschile che vuole i ragazzi nerboruti ma con il volto efebico). Insieme, sono i migliori amici che si possa desiderare, se vivi in un mondo popolato di mostri.

4. I demoni, le vittime e i carnefici

Alcune vittime del potente Muzan Kibutsuji – demone che conduce una falsa esistenza da umano, camuffandosi tra le vie cittadine di un Giappone di inizio XX secolo fratturato tra arretratezza delle campagne e industrializzazione metropolitana – si trasformano in demoni. La maggior parte di questi diventano mostri che uccidono gli umani, una piccola parte costituisce il contingente delle Dodici lune (i guerrieri al servizio diretto di Muzan), altri si ribellano alla propria natura, come la dottoressa Tamayo, leader di una sparuta Quinta colonna. I demoni sono spesso creature bizzarre e folli, ma anche schiavi del proprio passato, intrappolate nei traumi, ossessionati dal ricordo della propria umanità che tentano di ricreare perdendosi in un incubo dominato dalla perversione di quella realtà, come nel caso della famiglia eletta dei Ragni. Tutti si iscrivono in una rappresentazione dei nemici che non spoglia gli antagonisti della propria ambivalenza e umanità (ricordi i villain di Daitarn III?).

5. Un futuro di infinite possibilità

Demon Slayer avrà una seconda stagione. È un ottimo motivo per cominciare a guardarlo adesso ed essere pronti per i prossimi episodi che racconteranno il seguito delle avventure di Tanjiro, rimaste in sospeso dopo la fine della prima annata. Demon Slayer è prodotta da Ufotable, studio di animazione nipponica che nella versione seriale quanto in quella cinematografica si distingue per il buon livello delle scene di combattimento. Velocissime, acrobatiche e accuratissime, fanno di Demon Slayer non solo un anime accattivante dal punto di vista di personaggi e storie, ma anche una produzione entusiasmante grazie alla confezione da action frenetico. Il resto della storia di Tanjiro può essere un adattamento fedele del manga originale oppure – come accaduto a molti altri titoli, specialmente se prossimi alla conclusione prima della fonte cartacea – prendere un percorso differente. Le possibilità sono infinite.

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]