Dal predatore tossico al medico di guerra, il celebre videogioco ha creato una gamma di protagonisti niente male. Lo sceneggiatore e il game designer che li hanno inventati qui spiegano da dove arrivano
Nei videogiochi c’è tantissima cultura: mai sottovalutare i reali motivi per cui un personaggio agisce in un modo o viene rappresentato in un altro: la costruzione identitaria dei protagonisti di un titolo è un lavoro complesso, in cui confluiscono tante fonti di ispirazione.
Se poi si tratta di vere e proprie Leggende, come quelle del videogioco free-to-play battle royale Apex Legends, è lecito aspettarsi qualche sorpresa. In questo video lo sceneggiatore Mohammad Alavi e il game designer Griffin Dean raccontano le caratteristiche dei vari personaggi – un gruppo che annovera soldati professionisti, hacker, combattenti interdimensionali.
Scopriremo quindi perché Octane ha perso le gambe (eppure la velocità è il suo asso nella manica) e perché Bangalore ha un background militare (anche il suo nome è di ispirazione bellica: il riferimento è a un congegno esplosivo). Decisamente al passo con i tempi è anche Bloodhound, una cacciatrice dall’identità misteriosa, decisamente strategica nel gioco: Alavi ha creato il personaggio ispirandosi al mondo vichingo ma anche a una coppia di amici, l’uno non binario, l’altro gender fluid. Anche nel mondo dei videogame inclusività e diversity sono temi molto importanti, per avvicinare il pubblico a temi complessi pur restando nell’ambito dell’attività videoludica.
Naturalmente, non contano solo gli aspetti tecnologici, ragion per cui in questo video i due professionisti dello studio Respawn Entertainment spiegano anche quelli tecnici e più prettamente legati alle dinamiche di gioco.
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