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I pipistrelli vampiro contribuiscono a diffondere un vaccino contro la rabbia facendosi la toeletta a vicenda

da | Lug 7, 2025 | Tecnologia


Vaccinare i pipistrelli vampiro contro la rabbia sfruttando la loro abitudine di farsi la toeletta a vicenda. Curioso? Forse sì, ma sembrerebbe essere anche piuttosto pratico. È quanto emerge dai risultati di uno studio disponibile su bioRxiv, in attesa di essere sottoposto al processo di revisione fra pari. La tecnica avrebbe infatti consentito di diffondere il vaccino in forma di gel orale a circa quattro esemplari per ogni animale a cui era stato applicato sul pelo. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.

Perché vaccinare i pipistrelli vampiro

Prima però di addentrarci nel merito della questione, sorge spontanea una domanda: perché ci interessa somministrare il vaccino antirabbico ai pipistrelli vampiro (Desmodus rotundus)? Ebbene, in America Latina questa specie sarebbe il principale serbatoio dei virus della rabbia (appartenenti al genere Lyssavirus). La rabbia è una malattia che causa l’infiammazione acuta del sistema nervoso centrale e che può essere letale sia per gli esseri umani che per altri animali, fra cui gli animali da allevamento.

Si stima che le perdite economiche dovute alla diffusione di rabbia all’interno di mandrie e greggi a partire dai pipistrelli possano raggiungere i 50 milioni di dollari l’anno in alcune zone del mondo. La sola vaccinazione del bestiame, si legge nello studio, non sarebbe sufficiente a contrastare il problema. Così come non si sarebbe rivelato efficace il tentativo di sterminare le colonie di pipistrelli vampiro, che tra l’altro può impattare negativamente anche su altre specie. Da qui l’idea di trovare un vaccino che possa inibire la diffusione dei virus della rabbia dai pipistrelli vampiro ad altri animali. Ma come si possono vicinare i pipistrelli?

Sfruttare il grooming reciproco per diffondere il vaccino

Certamente, spiega in una news di Science Tonie Rocke, che ha coordinato lo studio ed è epidemiologa presso il National Wildlife Health Center dello Us Geological Survey (Stati Uniti), non è pensabile vaccinare ciascun pipistrello con una classica iniezione. Allora perché non sfruttare l’abitudine di questi animali di farsi la toeletta a vicenda (grooming in inglese)?

Autori e autrici della ricerca hanno utilizzato un vaccino la cui efficacia era già stata precedentemente testata, e ne hanno modificato la formulazione in modo da ottenere un gel somministratile per bocca. Inoltre, hanno aggiunto una molecola fluorescente per tracciarne successivamente la diffusione. Dopodiché hanno catturato una ventina di pipistrelli vampiro da una colonia situata a Jalisco, in Messico, costituita da poco più di 100 esemplari precedentemente dotati di microchip. I ricercatori hanno poi spalmato un millilitro di gel contenente il vaccino (oltre che la molecola fluorescente) sul pelo degli animali e li hanno nuovamente liberati. Dopo tre e sette giorni hanno catturato altri 48 animali da cui hanno prelevato un campione di pelo.

Studi pubblicati in precedenza avevano dimostrato che, se ingerita, la molecola fluorescente aggiunta all’interno del vaccino dai ricercatori tende ad accumularsi per molto tempo nei follicoli piliferi di diversi mammiferi (pipistrelli inclusi). Per questo motivo viene utilizzata per tracciare l’auto-diffusione di alcuni tipi di vaccino nelle specie selvatiche. Ebbene, dalle analisi condotte al microscopio è emerso che circa l’83% degli animali catturati avrebbe ingerito il vaccino (senza considerare quelli a cui era stato applicato sul pelo nella prima fase).

I prossimi passi

Fatto interessante, la percentuale di maschi che ha ingerito il vaccino sarebbe risultata inferiore rispetto a quella di femmine e cuccioli. Fatto che sembra indicare una maggiore propensione al grooming da parte di questi ultimi.

In generale, il metodo sembra promettente, ma gli autori e le autrici dello studio sottolineano che saranno necessari ulteriori studi per comprendere meglio questa tendenza, oltre che per capire gli effetti che la vaccinazione potrebbe avere sulla sopravvivenza dei pipistrelli vampiro.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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