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mercoledì, Ago 30

I primi soldi dal governo per l’alluvione in Emilia Romagna



Da Wired.it :

Sono passati tre mesi dall’alluvione in Emilia Romagna e nelle Marche, ma la gran parte dei fondi per la ricostruzione annunciati dal governo Meloni non sono ancora arrivati. Così, gli interventi urgenti realizzati fino a questo momento sono stati pagati dalle amministrazioni locali e solo il 30 agosto il governo ha sbloccato 289 milioni di euro per sostenere tali interventi, tramite un’ordinanza firmata dal commissario straordinario alla ricostruzione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, lo stesso che ha gestito la campagna vaccinale durante la pandemia.

Come ha riportato Pagella Politica lo scorso giugno, fin dall’inizio il governo Meloni non ha eccelso per trasparenza riguardo ai fondi destinati alla ricostruzione post alluvione. Infatti, invece dei 2,2 miliardi promessi mentre la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si trovava in Emilia Romagna, nel decreto legge a riguardo il governo ha tagliato varie voci per ridurre il primo finanziamento a 1,6 miliardi.

A luglio sono poi stati stanziati con un altro decreto 2,7 miliardi di euro, ma come riportava Il Post solo lo scorso 14 agosto, tanti amministratori locali si sono uniti in una protesta contro il governo sostenendo come gran parte delle opere già realizzate o in corso siano state pagate dalle loro casse, perché i fondi promessi del governo non erano ancora arrivati. Una situazione che ha dato spazio a forti iniquità, dato che solo chi aveva soldi in cassa ha potuto spenderli, mentre gli altri sono rimasti fermi.

Una situazione confermata dallo stesso Figliuolo che, lo scorso 31 luglio, raccontava come le autorità stessero ancora chiudendo l’elenco degli interventi di massima urgenza, circa 2.150, e che i comuni avrebbero ricevuto i primi fondi a inizio settembre. Ora, finalmente, il governo ha dato il via libera a Figliuolo per firmare l’ordinanza che dovrebbe riportare un po’ di sollievo, e 289 milioni di euro, ai comuni interessati.

Tuttavia, stando al testo diffuso, la nuova ordinanza non va a risolvere il problema dei comuni senza soldi, perché i 289 milioni sono destinati a coprire le spese già realizzate con fondi anticipati dalle amministrazioni locali o tramite finanziamenti di altri enti. L’articolo 2, titolato “Procedura per l’erogazione dei fondi”, specifica infatti come l’erogazione avvenga “a presentazione della rendicontazione finale delle spese sostenute”. L’ordinanza entrerà in vigore dal momento della sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale, non ancora avvenuta.



[Fonte Wired.it]