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martedì, Apr 14

I primi test dei vaccini italiani contro il coronavirus sono incoraggianti



Da Wired.it :

La prima iniezione dei vaccini a dna negli animali avrebbe determinato una forte risposta anticorpale: un buon primo passo, ma la strada verso una soluzione efficace nell’essere umano è ancora lunga

coronavirus
(immagine: Getty Images)

Buona la partenza dei cinque vaccini italiani contro il coronavirus Sars-Cov-2. Luigi Aurisicchio, fondatore e Ceo della piccola biotech italiana Takis che sta sviluppando il progetto, ha detto all’Ansa che i primi risultati dei test preclinici sugli animali hanno determinato una forte risposta anticorpale. Si tratta di evidenze preliminari, ma incoraggianti. A maggio, con la pubblicazione dei risultati, si saprà di più e si potranno fare previsioni sull’inizio della sperimentazione umana.

Vaccini a dna

Un mese fa circa il ministero della Salute aveva dato il via libera all’inizio della sperimentazione di vaccini contro Sars-Cov-2 made in Italy. La proposta era arrivata da una piccola biotech nostrana, Takis, con sede a Castel Romano e con già una stretta collaborazione con l’Istituto Pascale di Napoli per lo sviluppo di farmaci contro il cancro.

I cinque vaccini della Takis sono vaccini a dna e si propongono di mobilitare rapidamente il sistema immunitario contro il nuovo coronavirus iniettando frammenti di geni virali, che corrispondono a parti diverse della proteina spike del virus, quella che serve a infettare le cellule.

Questa tipologia di vaccino – spiegano dall’azienda – viene somministrato attraverso un’iniezione intramuscolare seguita da un piccolo, breve, impulso elettrico che permette l’ingresso dei frammenti di dna nelle cellule e attiva il sistema immunitario. Questa metodologia è chiamata elettroporazione, e probabilmente nell’essere umano ci sarà bisogno di un richiamo dopo la prima somministrazione.

I primi risultati

“Dopo il primo esperimento e con una singola somministrazione abbiamo riscontrato un forte titolo anticorpale, ha dichiarato all’Ansa Luigi Aurisicchio. “I primi risultati nei modelli preclinici dimostrano la forte immunogenicità dei cinque candidati vaccini”.

Delle cinque varianti in sperimentazione ce ne sono due più promettenti, ha aggiunto il Ceo di Takis, che in precedenza aveva riferito che l’analisi dei risultati sarebbe stata svolta in collaborazione con l’Istituto Spallanzani di Roma, per rilevare tollerabilità e efficacia dei dispositivi.

Takis dunque conferma che se le cose continueranno a procedere bene e a questo ritmo si potrà parlare di sperimentazione umana già in autunno, sempre che ci siano le coperture finanziarie. In vista della partenza della sperimentazione clinica di fase 1 l’azienda ha anche lanciato un crowdfunding su GoFundMe per raccogliere 2 milioni di euro, “che serviranno per la per la preparazione del vaccino in larga scala, gli studi richiesti dalle agenzie regolatorie e lo studio clinico che verrà effettuato in collaborazione col Prof. Ascierto all’Istituto Pascale di Napoli”.

Gli esperti, però, invitano a non alimentare false speranze di risoluzione in tempi brevi al problema coronavirus. Per ora l’Organizzazione mondiale della sanità non modifica le sue previsioni: ci vorranno 12-18 mesi per avere in mano un vaccino sicuro e efficace nell’essere umano.

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[Fonte Wired.it]